Anche il concertone del Liga è passato, più di 30.000 persone hanno affollato Cividale, le sue piazze, le sue vie, i luoghi di ristoro e tutto ciò che la cittadina aveva organizzato per coronare l’ evento clou di Concert For Life. Oltre 30000 persone provenienti da tutta italia e non solo, e tutto si è svolto nel migliore dei modi fin dall’ inizio, quando le prime migliaia di persone si sono riversate nel parco della Lesa, una piana sul Natisone che diventa reggia e spiaggia per tutte quelle persone che per il loro idolo han deciso di difendere con le unghie un buon posto. Anche 20 ore di accampamento, rinfrescati dagli idranti e sempre pronti ad urlare contro il cielo spezzoni del rocker emiliano. Si emiliano ma qui non c’è lambrusco e piadina, merlot, birra e carne alla griglia la fanno da padrone nell’ attesa di essere sotto bombardamento dalla musica. Ci sono molti ragazzi sotto i 20 anni e molti altri over 40 per cui bisogna unirli cantando anche quelle canzoni un pò lasciate da parte. Amarcord, Mi abituerò, Walter il mago, Federico Poggipollini e Niccolò Bossini alle chitarre, Luciano Luisi e Josè Fiorilli alle tastiere, Michael Urbano alla batteria e Kaveh Rastegar al basso accompagnano i classici Sulla mia strada, Almeno credo, Piccola stella senza cielo, Miss Mondo, Happy Hour, Tutti vogliono viaggiare in prima, poi le novità, ma il passato che lo ha reso il rocker che è non si scorda. Il concerto lascia il segno, il sorriso di una fan stremata dopo 13 ore di bivacco che ci sottolinea ‘E’ stata dura ma ne valeva la pena’ la dice lunga e la città? A parte qualche irriducibile delle lamentele, per il traffico, il rumore, la troppa gente, tutto va per il meglio, commercianti e ristoratori ne vorrebbero uno a settimana così come gli organizzatori ma di Liga ne abbiamo uno, ora bisognerà pensare a chi portare all’ estremo nordest dopo Elisa e Ligabue, per ora possiamo solo dire…arrivederci mostro.