Continuano le mostre della galleria aperta alla città di Cinemazero grazie alla collaborazione con l’associazione Viva Comix nel progetto Zero_Comix.
Dopo un dirompente avvio con il lavoro di Gabriella Giandelli e lo straordinario e visionario Lorenzo Mattotti con i suoi disegni ispirati al testo “Nel paese della magia” di Henri Michaux è ora il turno dell’artista Giorgio Carpinteri con il suo Quadernetto Antivirus.
Carpinteri è un disegnatore che ha fatto la storia del fumetto italiano: ha fatto parte del gruppo Valvoline, che nei primissimi anni ’80 ha di fatto rivoluzionato il fumetto, con una grafica dal carattere artistico che guardava al Futurismo e al Costruttivismo.
Nei disegni del Quadernetto antivirus l’artista ha saputo sintetizzare in modo arguto e ironico, come è di solito il suo stile, una situazione drammatica e complicata che ci ha tutti coinvolto e che tuttora ci coinvolge. La selezione in mostra ha privilegiato quelli legati più espressamente al fumetto e al cinema per evidenziare il legame tra le due associazioni promotrici dell’operazione. Tutti questi autori hanno infatti dei collegamenti con il cinema soprattutto d’animazione come Franco Matticchio, l’autore che seguirà e che ha realizzato diverse sigle televisive tra cui una molto famosa per MTV e la sigla del film Il Mostro di Roberto Benigni. I disegni che si esporranno dal 18 al 24 febbraio sono relativi a una produzione dell’Associazione Viva Comix intitolata “Tre pezzi facili“: Si tratta di due cartelle, di cui una in produzione, contenenti 3 disegni ciascuna. Franco Matticchio è uno degli autori più importanti della scena italiana, ha pubblicato i suoi disegni e storie a fumetti su “Linus”, “Internazionale” e nella celebre rivista “The New Yorker”. Il suo lavoro è caratterizzato da uno speciale senso dello humor e una tecnica grafica molto raffinata. Le sue immagini spesso raccontano elementi che nascono dalla quotidianità, interni di abitazioni, scorci di strade, ma che sono interpretate poeticamente e con uno sguardo che le rende misteriose e ambigue e crea alla fine stupore. A chiudere la rassegna Zero_Comix è Virginia Mori, una giovane illustratrice e autrice di cortometraggi animati come “Il gioco del silenzio” o “Haircut.
Per la mostra, curata da Paola Bristot, presenta 6 opere dal titolo Se passi di qui. Sono disegni di matrice surrealista con un richiamo anche diretto a Salvador Dalì o a ispirazioni di libri classici come Alice nel paese delle meraviglie. Il suo lavoro spesso trae spunto da temi femminili e ha protagoniste femminili, attingendo alle problematiche intime e sociali di cui spesso la donna è fatta oggetto. Le immagini scelte per l’esposizione in città sono sottilmente provocatorie, tra queste campeggia una grande trittico con un gatto gigante e avvolgente, che per dimensioni si confronta e sbilancia le relazioni usuali ponendo dei dubbi sulle relazioni tra noi stessi e le cose che ci circondano.