Venerdì 23 aprile alle 20,45, in onda in streaming sui canali facebook e YouTube della Storica Somsi di Pordenone la nuova produzione dedicata alla caduta del Patriarcato di Aquileia e le relazione con antefatti storici nella Destra Tagliamento, a cura di Alberto Rossi, montaggio di Leonello Maganza, interventi di Fulvio Comin e Angelo Crosato
PORDENONE – Rileggere la storia per individuarne i fili e le tessiture: il 1420 fu l’anno della conquista da parte della Serenissima dei territori del Patriarcato di Aquileia, e sebbene Pordenone passò sotto il dominio di San Marco solo nel 1508, fu nei territori della Destra Tagliamento che si può individuare un antefatto storico destinato a segnare il destino della caduta del potere temporale del Patriarcato.
Compie un balzo indietro nel tempo fino al 1350, il documentario realizzato dalla Storica Società Operaia di Pordenone che sarà messo in onda venerdì 23 aprile alle ore 20.45 sulla pagina facebook e sul canale youtube dell’associazione. “Destra e sinistra Tagliamento nella storia del Patriarcato di Aquileia (in occasione del 600° anniversario della caduta dello Stato Patriarcale d’Aquileia)” è il video realizzato da Alberto Rossi, ricerca delle immagini di commento e montaggio di Leonello Maganza, e interventi del giornalista Fulvio Comin giornalista e dello storico Angelo Crosato, produzione che rientra nel progetto regionale di studio e divulgazione storica (annualità 2020), realizzata con il contributo Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e il sostegno Ditta Costam, Itas Assicurazioni, La Farmacia Badanai. La nuova produzione video della Storica Somsi di Pordenone è focalizzato sulle vicende storiche che hanno segnato in modo profondo gli anni che precedettero e seguirono la caduta del Patriarcato (nel suo potere temporale), e la loro correlazione con il Friuli Occidentale sia sotto il profilo politico/militare, sia sotto quello religioso ed ecclesiastico. Secondo gli storici, Pordenone fu sottoposta al dominio dei patriarchi d’Aquileia nel X secolo, col consenso dell’imperatore Carlo Magno. Tuttavia tale dominio subì nei secoli successivi, alterne vicende che videro la città sul Noncello passare sotto il potere di vari casati, conservando tuttavia sempre le sue leggi, i suoi statuti, e restando sempre governata dai suoi cittadini. Se Pordenone rimase estranea alla caduta potere temporale del Patriarcato nel 1420 (almeno finché Massimiliano d’Austria, in guerra con la Serenissima, non cedette la città a Venezia nel 1508), si può rintracciare però proprio nel Friuli Occidentale l’accadimento di un fatto drammatico che segnò profondamente l’assetto del potere patriarcale e che fu premonitore della fine dello stesso, pochi decenni più tardi: l’assassinio del Patriarca Bertrando di San Genesio, avvenuto il 6 giugno del 1350 a San Giorgio della Richinvelda. Nonostante infatti il successore di Bertrando, Nicolò di Lussemburgo, punisse gli assassini con rara ferocia, quell’evento segnò indissolubilmente la solidità del patriarcato, che non riuscirà più a mantenere l’unità tra feudatari filo imperiali e nobili filo veneziani. E sarà proprio un nobile friulano Tristano di Savorgnan a guidare le truppe del leone di San Marco alla conquista di Udine il 7 giugno 1420.