Si è tenuta, giovedì 26 maggio, nella Villa Mauroner di Tissano, la seconda edizione degli Energy Awards FVG che ha visto premiati 19 Comuni regionali.
L’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia, infatti, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso gli Energy Awards FVG premia e dà visibilità ai Comuni++, ovvero quelli che più si sono impegnati nell’adozione di buone pratiche volte a favorire la riduzione dei consumi di risorse ed energia, contribuendo concretamente alla lotta e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
La serata si è aperta con i saluti inviati dell’Assessore Regionale all’Ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro e del Sindaco ospitante, Fabio Pettenà, con la presentazione dell’iniziativa da parte del Direttore di APE FVG, Matteo Mazzolini, e ha visto il suo culmine con la consegna degli Energy Awards FVG. I premi rappresentano uno strumento di promozione delle iniziative avviate dalle Amministrazioni Comunali per ridurre il consumo di fonti fossili e le emissioni di gas serra. Le categorie del premio sono cinque, dalla E++ alla A++, ma tutte rappresentano un successo per il Comune.
Hanno ricevuto i premi come Comune E++ Aquileia e Sappada, come D++ Povoletto e Reana del Rojale. La categoria più “affollata” è quella dei Comuni C++ con Gemona del Friuli,
Forgaria nel Friuli, Turriaco, Pasiano di Pordenone, Lignano Sabbiadoro e Azzano Decimo.
In classe B++ si sono classificati Valvasone-Arzene, Sacile, Savogna d’Isonzo, Spilimbergo e Martignacco. Risultati eccellenti li hanno conseguiti Prata di Pordenone, Caneva, Udine e Pordenone, che hanno ricevuto l’attestato di Comune A++.
Quali siano le caratteristiche dei Comuni++, lo scopriamo attraverso le iniziative intraprese: alcune delle amministrazioni comunali premiate si sono dotate di un PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), documento programmatico che impegna in prima linea il Comune a compiere scelte sostenibili, anche con il coinvolgimento della popolazione.
Molti comuni sono attivi nell’ambito della mobilità sostenibile, implementando piste ciclabili, ZTL e colonnine elettriche di ricarica e rinnovando il parco mezzi comunale, e molti possono vantare alte percentuali di raccolta differenziata.
Un’altra tipologia di interventi molto frequente è quella sull’illuminazione pubblica, con la sostituzione delle lampade con quelle a led. Alcuni comuni sono andati oltre, con
modifiche al regolamento edilizio e riqualificando il proprio patrimonio edilizio in ottica di risparmio energetico: così la comunità beneficia di spazi – e spesso si tratta di scuole – in cui anche il comfort interno è migliorato.
“La scelta vincente è quella di efficientare riducendo al minimo il fabbisogno energetico, a cui far fronte poi con le forniture di energia verde o con impianti a fonti rinnovabili che troviamo in buona parte dei nostri paesi e città – spiega Matteo Mazzolini, direttore di APE FVG, che aggiunge – Un altro fronte su cui le amministrazioni stanno agendo è quello degli acquisti verdi, soprattutto nel settore edilizio, favorendo prodotti e tecnologie a minor impatto ambientale”.
Per ridurre i propri consumi è necessario prima di tutto conoscerli e controllarli: a questo serve il servizio di catasto energetico di cui si è dotato più del 50% dei Comuni++, dimostrando che la consapevolezza nella gestione è una carta vincente.
La serata è stata anche un’occasione di incontro per permettere alle Amministrazioni Comunali lo scambio di buone pratiche e per incoraggiare quei Comuni che vogliono fare ancora di più per migliorare le proprie prestazioni energetiche, salvaguardare l’ambiente e la qualità della vita dei propri cittadini, con un risparmio di risorse.
Gli spunti di miglioramento sono stati colti anche attraverso gli approfondimenti sulle best practice già in atto di cui si sono fatti portavoce gli amministratori di cinque comuni:
Roberto Revelant, Sindaco di Gemona del Friuli, ha sottolineato l’importanza di misurare e monitorare i propri consumi per risparmiare energia. Simone Peruzzi, Sindaco di Dogna, ha spiegato l’efficacia di un impianto di teleriscaldamento a biomassa legnosa gestito con un sistema di qualità nell’ambito di un piccolo comune montano. Cristina Driusso, del comune di Lignano Sabbiadoro, ha testimoniato la necessità di adattamento ai cambiamenti climatici attraverso il percorso di pianificazione energetica climatica culminato nella redazione del PAESC della città costiera. Giulia Manzan, Assessore alla pianificazione territoriale progetti europei di Udine ha presentato il progetto di simbiosi industriale per l’economia circolare sviluppato grazie al progetto Interreg CE Citycircle. Infine, Cristina Amirante, Assessore all’urbanistica di Pordenone ha portato all’attenzione della platea un caso di rigenerazione urbana connesso allo sviluppo di una comunità energetica rinnovabile.