Ezio Bosso, tra le stelle del pianismo contemporaneo, dopo aver commosso ed estasiato il pubblico italiano e internazionale con la sua partecipazione al Festival di Sanremo, ritorna, richiestissimo, in Friuli Venezia Giulia dove ha lasciato – e trovato – un’indelebile traccia di profonde emozioni nei concerti tenutisi lo scorso anno. E lunedì 31 luglio 2017 il pianista, compositore (e avvincente narratore!) si esibirà a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Ud), con inizio alle 21:30. Le prevendite sono attive su TicketOne, VivaTicket e rivendite collegate.
La data, in esclusiva per il nord-est, è organizzata da Euritmica con la collaborazione dell’Ente regionale per il patrimonio culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – ERPAC, Villa Manin.
Bosso si esibirà, dunque, nello splendore scenografico di quel “gioiello” d’arte e di storia che fu la dimora dell’ultimo Doge di Venezia, dove farà tappa il suo “The 12th Room Tour” che ha registrato il tutto esaurito nei teatri e nelle location più suggestive delle principali città italiane e che rappresenta una delle tournée di maggiore successo di tutti i tempi nel nostro paese. I dati sono davvero rilevanti: solo nel 2016, il maestro torinese ha raccolto attorno a se un pubblico di oltre 100.000 persone e i suoi concerti sono sempre tra gli appuntamenti più attesi.
Reduce dal clamoroso successo di The12th Room live al KKL di Lucerna, uno dei luoghi icona della musica colta nel mondo, Ezio Bosso continua a presentare il progetto in selezionate piazze italiane, alternandolo agli importantissimi appuntamenti come direttore d’orchestra, che lo vedranno impegnato tutta l’estate con orchestre di grande prestigio come l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, di cui è di recente divenuto Direttore Principale Ospite.
“The 12th Room” live fotografa il repertorio pubblicato nell’omonimo album certificato Disco D’Oro e oggi ancora disponibile sul mercato nella rinnovata edizione di Sony Classica. Un doppio album, il primo per pianoforte solo realizzato dal Maestro Bosso, in cui due storie si fondono in una. I brani, dalla forte carica empatica, rappresentano un percorso meta-narrativo dello stesso Bosso. Sono storie di stanze, che rivelano da dove egli proviene, dove si trovano le radici della musica che scrive e che rivelano i due musicisti che convivono in lui: Il compositore e l’interprete. Dice Bosso a proposito del tour e di questo suo esaltante momento: «Sono pieno del calore di chi era con me in questo tour, in quelle stanze. Esistono i postumi di una bellezza. A quelle stanze vuoi bene, perché le hai condivise. Stanze immense o più piccine, antiche o moderne, accudite o maltrattate e ti accorgi che ormai le porti dentro, perché le hai attraversate e loro hanno attraversato te… E sai che qualsiasi sia la differenza tra di loro, quelle stanze ti ricordano la natura della stanza: condividere. Condividerci».