Rassegna di film, incontri e immagini, ideata da AKU.
Dall’emozione avventurosa, al valore della conoscenza e della salvaguardia ambientale.
Un’occasione speciale per riflettere sul rapporto uomo e natura.
Continua il festival Naturae e domani, martedì 29, l’appuntamento è al Cinema Italia Eden di Montebelluna.
A partire dalle 21 saranno tre i film presentati, per parlare, come sempre, di viaggi, avventura, esplorazione e ambiente, come spunto per riflettere sul rapporto uomo e natura.
A time to remember, di Ben Page e James Hamer, è un cortometraggio che racconta l’emozione di esplorare, inverno, i solitari altipiani della Scozia.
Wild Horses, con la regia di Claudio Rossoni, di 341, parla della Silk Road, un’esperienza in bicicletta nello splendido Kyrgyzstan, dove solitudine e fatica sono il prezzo per conoscere paesaggi mozzafiato.
In the Starlight, di Mathieu Le Lay, una produzione inglese, è un film che racconta come la passione per i cieli stellati possa diventare una spinta per viaggiare, dalle Montagne Rocciose alla Namibia, fino alla Groenlandia.
Naturae, alla sua terza edizione, nasce come occasione preziosa per riflettere sul tema del rapporto fra uomo e natura, prendendone in esame diversi aspetti.
Dall’emozione avventurosa, al valore della conoscenza e della salvaguardia ambientale, alla vita e al lavoro. Aspetti diversi ma riconducibili tutti ad un comune denominatore, di grande importanza nel nostro tempo: il senso della rigenerazione che la natura da sempre offre all’uomo.
L’evento, NATURÆ19 è una rassegna di 13 film (anche prime nazionali e europee) corto e medio-metraggi, selezionati tra le migliori produzioni nazionali e internazionali.
Spesso sono lavori di giovani registi o di case di produzione indipendenti che difficilmente raggiungeranno le grandi sale italiane. In programma non ci solo film, ma anche incontri con ospiti con cui dialogare, due mostre tematiche.
Dal 18 gennaio, presso la Biblioteca di Montebelluna, è aperta la mostra Appuntamento all’albero morto, di Chiara Abastanotti, con un laboratorio di illustrazioni e fumetti.
Dal 26 gennaio, gli artisti Ida Harm e Roberto Mainardi espongono quattro installazioni che sottolineano la condizione di una natura malata, sofferente, bisognosa di cure, ma anche le capacità rigenerative della Terra. Il Museo Diocesano Feltre-Belluno ospiterà tre opere: Aegritudo naturae, Terra a riposo e Quiescenza.
La quarta, l’Opera invisibile, è “collocata” in Piazza Maggiore a Feltre. L’opera che non si vede è un suono, elaborato fin nei minimi dettagli: il suono del vento, della bufera, degli alberi che si spezzano e si accasciano nei boschi. E’ una rievocazione del rumore della tempesta che il 29 ottobre alle 17.30 ha colpito e distrutto 14 milioni di alberi sulle Alpi. E ogni giorno alle 17.30, per tutta la durata di NATURÆ, quattro minuti di quel rumore riempiranno la piazza.
I temi sono sempre quelli cari ad AKU. Vivere sulle terre alte non è come in un romanzo da classifiche metropolitane. E sempre accade che l’avventura più esaltante sta nel portare a termine la propria sfida personale, solitaria, irripetibile: una salita impegnativa sulla montagna più ripida del mondo, quanto una giornata di lavoro accanto ai propri animali. Perché la vita e l’avventura sono la stessa cosa, soprattutto quando attorno a te domina la natura.