Andrea Sasdelli, per tutti Giuseppe Giacobazzi, ha riempito e divertito anche il Giovanni da Udine, con il suo nuovo spettacolo “Io ci sarò”, divertente si ma anche profondo. Abbiamo avuto modo di scambiare qualche parola con l’ artista che ogni 2 anni delizia il pubblico con nuovi spettacoli, questo da dove nasce? “Ho pensato di lasciare un «videomessaggio» che possa spiegare ed eventualmente interagire con i miei possibili futuri nipoti. E per farlo, l’unico modo che conosco, è farlo davanti ad un pubblico”.
Più che un comico un raccontastorie. Più che una serie di gag, un racconto che alterna momenti di ilarità a momenti di riflessione. Due ore e mezza di spettacolo, teatro tutto esaurito, durante le quali Giuseppe Giacobazzi non si è risparmiato, strappando risate ed applausi. Tutto parte da quel video messaggio, di cui abbiamo accennato, dedicato ad un futuro nipote che, in qualità di genitore anziano, forse non conoscerà mai. Attraverso il racconto di episodi della sua infanzia, adolescenza e maturità il cabarettista bolognese affronta con ironia temi attuali anche molto delicati, quali il bullismo in rete, gli insulti su Facebook, la perdita del rispetto per gli altri. Giacobazzi racconta la storia della sua vita, così simile a quella del pubblico, creando con lui empatia e complicità. Il pubblico di Udine è composto per la maggior parte da persone della sua generazione ed è un attimo ritornare alla nostra infanzia o adolescenza, alle feste in casa, alle sere in spiaggia, a quello che era e ora non c’è più. Ma lo spettacolo di Giacobazzi non è certamente una lamentela del mondo moderno o un nostalgico ricordo, al contrario. E’ un invito a sorridere, a ricordare il meglio di ogni momento della vita e a sperare in un futuro dove magari non ci sara’ piu’ bisogno di militari e dove finalmente alzeremo il naso dal cellulare. E a giudicare dalle risate e dagli applausi, il pubblico ha sicuramente recepito l’invito.