Domenica 7 maggio Nanni Moretti torna in Friuli con “Il sol dell’avvenire”: il regista sarà ospite a Pordenone a Cinemazero alle 16.00 (incontro alla fine del film) e alle 18.00, per poi spostarsi a Udine al Cinema Centrale (al termine della proiezione delle 18.25) e al Visionario (alle termine di quella delle 19.10).
Quello di Moretti è un film che finalmente rilancia il cinema d’autore, in sala, «una boccata d’ossigeno», come ha sottolineato oggi Domenico Dinoia, presidente di Fice – Federazione Italiana Cinema d’Essai, alla luce dei confortanti dati Cinetel aggiornati a ieri 2 maggio: «Incassare quasi 3 milioni di euro di questi tempi, con circa 500 copie, per un film d’autore non è certo impresa da poco, senza contare che il film di Moretti potrà beneficiare a breve della presentazione al Festival di Cannes, dove ci auguriamo sarà tra i titoli più apprezzati. Gli ottimi incassi, le code, gli applausi a fine proiezione che si verificano spesso per il film di Nanni Moretti – prosegue Dinoia – fanno auspicare che il rinnovato interesse per il cinema d’autore italiano prosegua con sempre maggiori successi, a cominciare dai nuovi film in uscita di Pupi Avati (La quattordicesima domenica) e di Marco Bellocchio (Rapito, in concorso a Cannes)».
Ne “Il sol dell’avvenire”, Giovanni è un regista impegnato nella realizzazione del suo nuovo film. La moglie Paola, anch’essa occupata nel settore cinematografico, è sofferente per la relazione con il proprio marito ed è alle prese per la prima volta con la produzione di un film non del marito. Intanto, la storia personale si intreccia con le scene del film che Giovanni sta girando, sulla reazione di una sezione locale del Partito Comunista Italiano alla rivoluzione ungherese del 1956. L’intervento armato sovietico, infatti, pose il PCI in una posizione scomoda: il film segue proprio il conflitto tra il personaggio interpretato da Ennio, segretario di un circolo romano del PCI e redattore dell’Unità, e la moglie comunista, interpretata da Vera. La moglie solidarizza immediatamente con la causa ungherese mentre il marito aspetta che sia il partito a prendere posizione e non manca di allinearsi con essa.
“Il sol dell’avvenire” è un magnifico film sull’invecchiare, sul tempo ormai andato, e sulla difficoltà ad adattarsi al mondo che cambia troppo in fretta. Ma allo stesso tempo è un film che vuole “rimettere le cose a posto” e se non si può farlo nel presente, almeno proviamoci nel…passato!