Dopo oltre 30 concerti in Friuli Venezia Giulia, sconfinando anche in Slovenia e Austria, che hanno visto protagonisti musicisti di fama internazionale e le nuove promesse della musica classica di mezza Europa, volge al termine il programma della 24° edizione del festival di musica e territori Nei Suoni dei Luoghi. Domani, sabato 3 dicembre (inizio ore 20.00, ritrovo per gli spettatori alle ore 19.00), di scena l’ultimo importante appuntamento con il Concerto al Buio, ospitato negli spazi dell’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste. Protagonista sarà il fisarmonicista moldavo di fama internazionale Ghenadie Rotari, in quello che è diventato un evento molto caro al festival. L’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi, in quanto membro di ENVITER, attraverso il concerto, desidera inoltre sensibilizzare l’opinione pubblica a favore delle persone con disabilità e special needs in Ucraina. Nel programma della serata musiche di S. Sciarrino, P. Makkonen, A. Piazzolla, D. Terranova, E. Gismonti, J. P. Rameau, J. S. Bach. Per accedere al concerto bisognerà essere muniti di regolare green pass. La serata inizierà alle 19.00 con la presentazione del concerto e le istruzioni per accedere alla sala al buio. Info su www.neisuonideiluoghi.it e www.ertfvg.it .
Si è sempre più abituati a concepire la musica come fenomeno visivo oltre che uditivo. Anche se l’arte dei suoni è inevitabilmente legata all’immagine e alla forma, come dimostrano la scrittura musicale e gli strumenti, la percezione del fenomeno sonoro si fa più esclusiva quando non condizionata dall’interazione con altri sensi. Il concerto al buio ne darà una sicura testimonianza.
Definito “Un magnifico della fisarmonica, una vera rivelazione”, Ghenadie Rotari è nato in Moldavia e si è esibito in sale concertistiche e festival in Europa, Nord America e Asia. Il suo interesse per la musica contemporanea, come mezzo di espressione, lo ha portato a collaborare con molti importanti compositori ed ensemble. Durante la pandemia Covid-19 ha avviato un progetto su Instagram chiamato “Diario di quarantena”, che consiste in brevi pezzi commissionati che ritraggono la visione dei compositori della pandemia. Fra i suoi concerti più importanti quelli in sale di prestigio mondiale come la Carnegie Hall, la Berliner Philharmonie, St. Martin in the Fields, Konzerthaus e Musikverein a Vienna, sia come solista che come musicista da camera. Ha ricevuto primi premi in vari concorsi musicali internazionali.
L’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi nasce nel 1913, grazie alla munifica donazione della baronessa Cecilia de Rittmeyer, molto sensibile alla questione della minorazione visiva, nello spirito del mecenatismo protestante. Da ieri a oggi, il cammino dell’Istituto è stato scandito dal progresso scientifico e sociale e dal mutamento delle necessità degli utenti. L’azione degli specialisti del Rittmeyer si indirizza prevalentemente su progetti personalizzati, caratterizzati da un approccio multidisciplinare.