
Proseguono i Concerti della Corte nella nuova sala concerti di Piano City Pordenone con il recital pianistico di Roberto Turrin “Bach conversa con il XX secolo” nel 340° anniversario dalla nascita del compositore tedesco. Il concerto è in programma giovedì 3 aprile alle 20.45, nella saletta che si affaccia sulla corte del complesso di San Francesco di piazza della Motta 2.Malgrado il repertorio originale pianistico eccezionalmente vasto creato dai compositori del XIX secolo, generazioni di pianisti e compositori si sono confrontate costantemente con l’opera di Bach, in realtà concepita per altri strumenti a tastiera (principalmente clavicembalo e clavicordo).In un intervento del 1985 Piero Rattalino ebbe a dire: «Penso che Bach non avesse motivo di dolersi dei suoi clavicembali e dei suoi clavicordi, e che la sua musica possa benissimo fare a meno del pianoforte. Resta però da vedere se il pianoforte possa fare a meno di Bach», una sorta di sfida quindi che molti compositori e pianisti del ‘900 raccolsero al fine di esplorare nuovi orizzonti per lo sviluppo della letteratura per pianoforte.La proposta del pianista pordenonese Roberto Turrin è dedicata ad alcune “rivisitazioni” dell’opera di J.S. Bach da parte di importanti compositori (per la gran parte pianisti) del ‘900, attraverso l’esecuzione di trascrizioni/elaborazioni delle sue opere originali o di brani basati sull’uso dell’acronimo B.A.C.H. in stili e contesti molto differenziati tra loro (impressionismo, neoclassicismo, jugendstil, ecc..), con qualche incursione anche nel jazz, nel blues e persino nel valzer.Verranno proposte musiche di Liszt, Busoni, Honegger, Gouin, Rota, Putz e Poulenc.Il concerto è a ingresso libero, sino a esaurimento posti.Roberto Turrin compie gli studi a Trieste, sotto la guida del M° Luciano Gante, e dopo aver ottenuto il diploma con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio “G. Tartini” cura il proprio perfezionamento con lo stesso M° Luciano Gante, frequentando in seguito i corsi di perfezionamento tenuti dalla pianista Lya De Barberiis in Italia (Aosta, Viterbo) ed in Svizzera (Meisterkurse Zofingen).Premiato in concorsi pianistici internazionali, quali “Premio Yamaha” – Stresa e “S. Rachmaninov” – Morcone, inizia a svolgere attività concertistica come solista, con orchestra ed in ensemble cameristici esibendosi in più di 20 nazioni Europee e Nord-Americane, presentando in varie occasioni partiture in prima esecuzione assoluta.Ha al suo attivo incisioni sia radiofoniche che televisive per la RAI, la Tv di Albania, la RadioTv Slovena, Radio Tv Nazionale Bulgara, Tv Polonia e per la Televisione di Stato bielorussa, ed ha inoltre inciso per la Epic opere del compositore P. Pessina in duo con il violinista Emanuele Baldini.Ha nel tempo approfondito la letteratura cameristica con Pianoforte, tenendo concerti in formazione di Duo con cameristi quali E. Stoia, J. Francini, E. Baldini, G. Di Vacri, N. Granillo, Cris Inguanti, L. Degani, e collaborando inoltre con diversi Ensemble cameristici di vario organico. È docente di pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, istituzione in cui ha ricoperto dal 2015 al 2021 la carica di Direttore, e tiene corsi di perfezionamento strumentale e cameristico in Italia. È stato chiamato a far parte di giurie per vari concorsi nazionali ed internazionali, è stato coordinatore artistico del Festival “Echos”, ed è stato invitato a tenere dei Master sulla letteratura italiana per pianoforte del 900, che ha da sempre focalizzato il suo interesse, presso importanti enti Musicali Europei e Nordamericani quali S. Francisco State University, Stanford University, S. Jose’ State University, Northern Arizona University, San Diego Music College, Roosevelt University di Chicago, Illinois University di Chicago, University of Toronto, McGill University di Montreal, Music and Arts University di Wien, Academy of Music di Zagabria, Royal Danish Academy of Music di Copenaghen, DIT Conservatory of Music di Dublino, Norges Musikkhogskole di Oslo, Escola Superior de Musica di Lisbona, National Music Academy di Sofia.