IL 25 NOVEMBRE DALL’AUDITORIUM PAGANINI DI PARMA RIPARTE LA TOURNEE
“LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO” CHE LO VEDRÀ NEI PRINCIPALI TEATRI ITALIANI ASSIEME AL CRITICO D’ARTE MARCO GOLDIN
LONDRA – Una interminabile standing ovation finale tributata dal pubblico del London Jazz Festival sulle note di “Metropolitan” ha legittimato il successo del concerto di Remo Anzovino, alla Purcell Room (London Southbank Centre), alla sua prima assoluta nella capitale britannica.
Fortemente voluto da David Jones, il Direttore del prestigioso festival che lo ha inserito nel cartellone principale assieme a Bobby McFerrin, Archie Sheep, Bill Frisell e tanti altri, il compositore pordenonese, di origini napoletane, ha conquistato il pubblico accorso sin dalle prime note del concerto, apertosi con la musica di “Manhattan 5am” e “Nocturne in Tokyo”, tratti dal suo ultimo album di inediti “Nocturne” (pubblicato per Sony Music) e proseguito con l’esecuzione dell’elegante “Following Light”, uno dei temi principali della colonna sonora di “Le Ninfee di Monet. Un Incantesimo di acqua e luce”, il film evento, prodotto da Nexo Digital e Ballandi Arts, che uscirà al cinema i prossimi 26, 27 e 28 novembre.
Il concerto ha visto l’alternarsi tra brani dell’ultimo album, temi delle colonne sonore cinematografiche composte da Anzovino (Vincent dal film “Van Gogh tra il Grano e il Cielo” e I’m not Leaving dal docufilm “Da Clay ad Ali, la metamorfosi”) e musiche del vasto repertorio del compositore (Transoceano, Cammino nella notte, Amante, Igloo e Tabù). Letteralmente rapito dall’inizio alla fine, il pubblico si è particolarmente commosso nella parte finale del concerto, quando Anzovino ha suonato “9 ottobre 1963”, la sua Suite per il Vajont, scritta per non dimenticare le 2.000 vittime di una delle più grandi tragedie del secolo scorso.
Anzovino è rientrato in Italia stamattina per la presentazione alla stampa del film “Le Ninfee di Monet” e dal 25 novembre sarà nuovamente in tour nei principali teatri italiani, assieme al critico d’arte Marco Goldin, con lo spettacolo “La Grande Storia dell’Impressionismo”, per il quale ha composto le musiche e le esegue dal vivo.