venerdì 10 aprile 2015, ore 21:00
Gli Steel Pulse arrivano per la prima volta sul palco del Gran Teatro Geox, dove si esibiranno domani 10 aprile: la reggae band più famosa al mondo nota per il suo sound che si rifà alle radici autentiche del reggae contaminandole con jazz e musica latina. Gli Steel Pulse tornano dal vivo nel 40esimo anniversario del loro primo album, la pietra miliare “Handsworth Revolution”, in un live che profuma di leggenda e che richiamerà fan da tutta Italia.
Debuttano nel 1978 con l’album “Handsworth Revolution”, da molti critici ancora considerato come un elevato punto di riferimento del reggae inglese. Prima della fine degli anni Ottanta, gli Steel Pulse si aggiudicano un Grammy diventando a pieno titolo gli esponenti di spicco del crossover. Negli anni successivi la band torna ai suoni roots, aggiungendo miscelazioni dancehall e hip-hop.
Il gruppo si costituisce nel 1975 a Birmingham, in Inghilterra, in particolare nella zona del ghetto di Handsworth. I membri fondatori erano i compagni di scuola David Hinds (prima voce del gruppo, chitarra), Basil Gabbidon (chitarra) e Ronnie “Stepper” McQueen (basso). Provenienti da famiglie operaie immigrate indiane e senza alcuna esperienza musicale, i quattro impegnano molto tempo per affinare il loro stile prima di presentarsi al pubblico, ispirandosi alle sonorità roots dei Wailers, Burning Spear e alla scena jamaicana. Fu probabilmente McQueen a suggerire il nome del gruppo che ben presto completò la propria fisionomia con l’acquisizione del batterista Steve “Grizzly” Nisbett, del tastierista/cantante Selwyn “Bumbo” Brown, del percussionista/cantante Alfonso “Fonso” Martin, e di chi sarebbe diventata la voce ufficiale, il cantante Michael Riley.
Il primo singolo degli Steel Pulse uscito per Island è stato “Ku Klux Klan”: un successo poi diventato un classico, che ha contribuito a dare alla band un alto impatto visivo anche grazie agli sgargianti costumi usati nei concerti. Il loro album di debutto esce nel 1978 col titolo “Handsworth Revolution” e viene salutato come un classico del reggae britannico da molti fan e critici, grazie anche a brani come la title track, “Macka Splaff”, “Prodigal Son” e “Soldiers”. Riley lasciò la band prima che il secondo album, “Tribute to the Martyrs”, venisse pubblicato nel 1979: un lavoro caratterizzato da brani come “Sound System” e “Babylon Makes The Rules”, che permisero alla band di consolidare la propria reputazione di rifiutare compromessi alla critica politica.
Nel 1992 l’album live “Rastafari Centennial” segna il ritorno alle radici musicali del gruppo che si guadagna un’altra nomination ai Grammy. L’anno seguente, si esibiscono al concerto celebrativo di Bill Clinton, ed è la prima band reggae a comparire in un evento del genere. Del 1994 è invece l’album in studio “Vex”, che rappresenta il ritorno alle sonorità classiche del roots reggae, ma con un cenno alla dancehall contemporanea. L’album vede numerosi ospiti di riguardo e un’attenzione alla produzione digitale. Nel 1997 esce “Rage And Fury”, che continua sulla stessa strada, anch’esso nominato per un Grammy. Nel 1999, il gruppo pubblica un’altra raccolta di esibizioni dal vivo, “Living Legacy”.
Il gruppo rimane silente per 7 anni, mentre i membri si dedicavano a progetti solisti o collaborazioni varie; gli Steel Pulse tornato quindi nel 2004 con “African Holocaust”. L’album vince una nomination ai Grammy Awards per il miglior disco reggae dell’anno.
I biglietti per questo evento sono in vendita al sito www.zedlive.com e www.fastickets.it e direttamente presso la cassa del Gran Teatro Geox.