Giunto al suo quinto giorno di suggestive rappresentazioni teatrali, il Festival delle valli del Natisone si prepara ad accogliere Marco Paolini. Domani sera – mercoledì 18 luglio ore 21.00 – nell’incantevole borgo rurale di Cicigolis (Pulfero) andrà in scena lo spettacolo “Tecno Filò”. Giovedì 19 luglio sarà Castelmonte ad ospitare una prima nazionale di e con l’artista argentino Sergio Mercurio.
Attore, autore e regista, Marco Paolini, diventato popolare dopo il suo racconto televisivo sulla tragedia del Vajont, coinvolgerà il pubblico in un racconto sui cambiamenti epocali avvenuti nella società dopo l’avvento delle nuove tecnologie: da internet ai social ai cellulari tutto fare, responsabili del diradarsi dei rapporti umani. Aspetti su cui Paolini prova a riflettere a voce alta, mettendo insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti. “Una volta, nelle veglie invernali si chiamavano filò le narrazioni degli anziani che raccontavano qualcosa di unico e prezioso. Senza presunzione di riuscirci ritengo necessario provare a narrare il nostro tempo crisalide».
Giovedì 19 luglio alle ore 18.30, a Togliano, il sipario si alzerà su “A spasso con Olivia”, uno spettacolo prodotto dal CTA – Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia che, ispirato a uno spettacolo con testo e figure di Altan, è trasformato in un gioco in cui i piccoli spettatori accompagnano Olivia alla scoperta del mondo: del sole, del mare, dei colori, delle cose e delle parole che alle cose danno un nome. Insieme a lei si meraviglieranno ed entusiasmeranno, gioiranno delle vittorie e si arrabbieranno per le piccole sconfitte. Sullo sfondo, lo sguardo sorridente di Altan con il vecchio pupazzo giallo dai grandi occhioni utilizzato per lo spettacolo Olivia Paperina. Un regalo del CTA a un grande artista.
Alle ore 21.00, nella suggestiva cornice di Castelmonte, in calendario una prima nazionale “Il burattinaio di Banfield” di e con Sergio Mercurio, l’attore argentino acclamato in tutti i festival internazionali. Nel Burattinaio di Banfield interpreta se stesso, mentre i pupazzi che prendono vita dal suo corpo-voce sono i personaggi pittoreschi del quartiere popolare in cui vive a Banfield in provincia di Buenos Aires. Grazie alle capacità improvvisative dell’artista, questi personaggi si animano tra il pubblico, ricreando una dimensione di vicinato e coinvolgendo gli spettatori. Uno spettacolo divertente, irriverente, poetico, che incanta e sorprende in ogni istante.