Majano del Friuli, in provincia Udine….è il 31 luglio 2012.
La luna piena, magica e suadente splende sul palco che vede i tecnici del suono fare gli ultimi preparativi prima dell’ingresso dei mitici TOTO, la gente si avvicina con calma alla struttura semplice che verrà calpestata da qui a poco da musicisti che dal 1977 hanno saputo fare sognare con le loro canzoni milioni di ragazzi degli anni ottanta ( e non solo). Un sottofondo musicale dei mitici Pink Floyd abbraccia dolcemente i sensi.
Sul nero fondale del palcoscenico una spada con l’elsa rivolta verso l’alto circondata da un cerchio che reca la scritta “IN THE BLINK OF THE EYE 1977 – 2012”.Ecco le prime note e il primo scroscio di applausi che accoglie queste eccellenze del Rock su un palco decisamente minimal (solo strumenti e impianto luci), Steve Lukather ora è solo con una delle sue mitiche Luke e le luci che giocano nella semioscurità, preludio a uno spettacolo che sarà concentrato sulla gran musica.
Il volume che esce dalle casse fa capire che la band vuole fare assaporare al suo pubblico un “sound” che non stordisca ma che avvolga e faccia scivolare nei ricordi più belli.
“The new generation maybe should start to know them” (forse la nuova generazione dovrebbe iniziare a consoscerli) penso fra me e me mentre le inconfondibili voci di Joe Williams alternativamente con David Paice, che al piano articola melodie con arrangiamenti blues, mi coccolano e mi fanno sentire parte di una platea che pare l’estensione della band stessa… Hold the line, a Rosanna …Stop loving you….Si sente cantare in perfetto inglese tutt’ attorno ..Cavolo! I Toto a Majano. Sto guardando Simon Phillips seminascosto dalla sua Tama a doppia cassa, preciso come sempre assieme a Nathan East che con un cappello a falde larghe sorride sornione e soddisfatto della parte ritmica.
Nascosto parzialmente anche lui: Steve Porcaro dietro alle tastiere per riprodurre quei caratteristici suoni di “back ground” e assoli che sono propri dei Toto della Los Angeles che li ha visti nascere nel lontano’76. Jenny Douglas-McRae e Mabvuto Carpenter ammorbidiscono con le loro voci tutta la struttura canora. In particolare la Jenny Douglas-McRae sul finale assieme a Joe Williams fa venire la pelle d’oca con Human Nature (al secolo cantata e resa famosissima dal magico Michael Jackson)
Generosi nella durata dei brani, autentici paladini della musica i Toto sanno davvero rappresentare l’eterna bellezza che si puo’ gustare attraverso i suoni che arrivano fino al cuore.
Nei bis appare sul palco un gruppo di ragazzi, che accompagna vocalmente una versione di Africa che davvero fa capire con quanto piacere e quanta gioia gli otto protagonisti di questa serata (che strana coincidenza… otto – toto ) provano sulla loro pelle ancora dopo tutti questi anni. Mitici! non serve dire che gli applausi sono stati proporzionati allo “show”.Che altro dire, solo : Grazie di cuore per questo abbraccio sonoro rivitalizzante…oggi sicuramente mi sento felice.
L. Jobby