Continua la parata di stelle del programma della 34° edizione di Udin&Jazz. Protagonista assoluto del venerdì al festival sarà il newyorkese Cory Henry, organista jazz considerato fra i migliori musicisti di organo Hammond B-3 della sua generazione. Cory Henry, accompagnato da TaRon Lockett alla batteria, Josh Easley al basso e Nicholas Semrad alle tastiere, sarà quindi in concerto domani, venerdì 12 luglio al Castello di Udine. I biglietti sono in vendita sul circuito Ticketone e lo saranno anche alla biglietteria sotto il Castello nello spazio ex Tonini, in Via Rialto 2, a partire dalle 19:30. Porte aperte al pubblico alle ore 20:00 in attesa del live che inizierà alle 21.30. Per gli appassionati delle ultime generazioni, il polistrumentista Cory Henry è stato il tastierista di quell’incredibile collettivo musicale multiforme che sono gli Snarky Puppy, coi quali ha suonato fino al 2018. Ma la sua carriera era iniziata molti anni prima. Per la precisione, suonando l’organo ad appena 6 anni all’Apollo Theatre di Harlem e poi entrando a 19 nella band di Kenny Garrett. Da allora, ha girato e registrato con alcuni dei più grandi artisti, anche mainstream come Bruce Springsteen, oltre a The Roots e P. Diddy. La sua carriera solista era partita nel 2014 con l’album “First steps,” ma la svolta è arrivata con The Funk Apostles: un progetto ispirato all’energia degli artisti afroamericani degli anni d’oro, i ‘60 e i ‘70. A febbraio è uscito “Church”, con un repertorio di inni da chiesa e una marea di ospiti.
Evento dalla forte componente emozionale è certamente quello in programma alle 19.00 allo Spazio35 di Via Caterina Percoto, protagonista sarà Aeham Ahmad, divenuto famoso a livello planetario come “il pianista di Yarmouk”. L’immagine del pianista che suona in mezzo alle macerie di Yarmouk, in Siria, è impressa nella memoria di tutti, grazie ai video girati sui social. Aeham Ahmad, a Udin&Jazz assieme al violoncellista tedesco Cornelius Hummel, è cresciuto come rifugiato palestinese nel campo profughi di Damasco. Mentre la popolazione di Yarmouk durante la guerra civile crollava da 150 mila a 16 mila persone a causa di guerra, assedio e carestia, lui trasportava il suo pianoforte su un rimorchio, suonando per le strade e in luoghi pubblici. I video di queste esibizioni hanno fatto il giro del mondo. Dopo che l’Isis ha distrutto il suo strumento, ha attraversato la rotta balcanica per andare in Germania, dove ha pubblicato anche l’autobiografia “Und die Vögel werden singen”. Il concerto sarà preceduto da un incontro con lo stesso artista, che porterà al pubblico la sua incredibile testimonianza.
Nuovo appuntamento con Udin&Jazz Talks sarà invece alle 18.00 al Kobo Shop di Via Palladio, con Tiberio Snaidero che presenterà il suo libro “L’arte di essere Tom Waits” (Vololibero edizioni).
Importante comunicazione organizzativa è infine quella che riguarda il concerto di chiusura della rassegna, quello di Daniela Pes e del progetto “Spira”, originariamente in programma domenica 14 luglio alle 21.30 al Giardino Loris Fortuna. Visto il grande successo dell’evento, andato sold out in prevendita, il concerto viene spostato al Castello di Udine, venue che contribuirà ulteriormente alla valorizzazione di questo appuntamento, che chiuderà in bellezza una splendida 34a edizione del festival.