“La città di Trieste ha accolto questo luogo
dell’enogastronomia, della cultura e dello star bene italiano nel
migliore dei modi e con la sua immagine più bella”.
Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, ha salutato l’inaugurazione ufficiale di Eataly, il
prestigioso store che sorge al posto dell’ex magazzino vini, in
una giornata contraddistinta da una bora fortissima che ha
offerto lo spettacolo dei suoi refoli sul golfo attraverso la
vetrata del nuovo centro enogastronomico.
Riferendosi al fatto che lo store di Trieste è esplicitamente
dedicato al vento, la presidente ha osservato che “non si poteva
intestarlo nel modo migliore”, in una giornata spazzata da
raffiche che non si registravano da tempo. Proprio all’ingresso
dell’edificio si legge che “il vento buono ha portato Eataly a
Trieste”.
Nonostante il gran freddo, erano in tanti i triestini in fila
all’esterno ben prima del taglio del nastro in programma alle 11
che, oltre a Serracchiani, ha visto presenti, tra gli altri,
l’assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli,
il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e l’arcivescovo di
Trieste, Giampaolo Crepaldi.
A fare gli onori di casa Oscar Farinetti, il patron di Eataly,
che ha accompagnato le autorità in un giro sui due piani della
struttura, mentre proseguiva ininterrotto l’afflusso di
visitatori, curiosi di scoprire gli scaffali di uno dei nuovi
templi dell’enogastronomia italiana.
“Sarà una grande opportunità per questa città – ha concluso
Serracchiani – e l’occasione di cogliere un’utenza che
auspichiamo essere molto larga, con visitatori da altri Paesi e
da tutti la regione, in modo che questo diventi un luogo della
cultura dell’intero Friuli Venezia Giulia”.