Caporiacco, il paese del salame premia con medaglia d’oro chi ce l’ha più buono
Mantenere la tradizione antica e autentica della lavorazione artigianale del maiale; lo fa la trattoria “Da Vico” di Caporiacco, col sostegno di Digas e il patrocinio del Comune di Colloredo di Montealbano. La festa del salame più buono e genuino raggiunge il traguardo della 10^ edizione. Venerdì 20 e sabato 21 aprile 2012
C’erano una volta i paesi dove, in ogni famiglia, si allevava il maiale, mammifero rispettato e amato perché fonte indispensabile di prodotti energetici e salutari da mettere in tavola per non morire di fame. Oggi quella tradizione si è gran per gran parte persa, lasciando posto al salume confezionato e, in generale, al cibo industriale che si trova nei supermercati.
Ma a Caporiacco di Colloredo di Monte Albano, paese di norcini per eccellenza, l’allevamento alla maniera di un tempo del simpatico suino è ancora vivo: c’è la voglia di non omologarsi, di sapere cosa si mangia, da dove viene e meglio ancora se quel che si degusta è frutto del proprio lavoro, derivato da un profondo legame con la propria terra.
Proprio con questo obiettivo, dieci anni fa, Gilberto Presello, il titolare della trattoria “Da Vico”, a Caporiacco, ha organizzato la curiosa e originale festa del salame “El me al è plui bon”, cioè “Il mio è quello più buono”. Uno slogan simpatico che dà già un’indicazione su quel che è il goloso evento. La manifestazione, infatti, sostenuta da Digas e patrocinata dall’amministrazione comunale, prevede una vera e propria gara tra norcini e tra salami.
Da ogni parte del Friuli, chi produce il delizioso salume ancora alla maniera di una volta e rigorosamente artigianalmente, può consegnarlo (con numero e busta chiusa annessa) al titolare di “Da Vico”, venerdì 20 aprile, dalle 9 alle 12. In serata, poi, una giuria di 50 esperti, assaggerà il salume e decreterà il vincitore. I premiati sono il proprietario-produttore del salume, con medaglia d’oro, e il norcino giudicato più capace, sempre con medaglia d’oro. La cerimonia di premiazione si terrà la sera successiva, quindi sabato 21 aprile, dopo una cena per buongustai organizzata nella trattoria “Da Vico” con inizio alle 20 (costo 22 euro).
Possono partecipare tutti, privati e aziende agricole, che devono rispettare il regolamento del concorso. Le carni, ad esempio, devono essere macellate e lavorate in Friuli Venezia Giulia. Si estende così, all’intera regione, la possibilità di gareggiare con il proprio salame: agli esordi, infatti, la manifestazione era diretta unicamente a produttori e norcini della zona collinare (dove oggi operano ancora in questo comparto decine di bravi norcini). Ma visto il successo, Gilberto Presello ha deciso di dare a tutti i friulani e giuliani la possibilità di proporre con orgoglio il loro salume unico al palato sopraffino della giuria.
“Ben vengano e siano appoggiate e partecipate queste iniziative tradizionali – dice l’assessore al turismo del Comune di Colloredo di Monte Albano, Luca Ovan -. Contro la globalizzazione dell’alimentare e contro l’eccessivo irrigidimento delle norme legate ai prodotti della gastronomia friulana e italiana più tipica e autentica. Un plauso, in questo senso, va alla Cia Fvg che ha cercato di fare il possibile per il mantenimento della tradizione agroalimentare”.
Nell’edizione 2012 di “El me al è plui bon” sarà ricordato anche il norcino Arduino Michelini, scomparso prematuramente lo scorso anno. Un uomo buono e generoso, sempre a disposizione della comunità e di chi aveva bisogno.
La storia della trattoria
“Da Vico”: 100 anni di storia con passaggio di padre in figlio per 5 generazioni
“Da Vico” è una trattoria storica. Ha più di un secolo di vita ed è stata condotta ininterrottamente per più di 100 anni sempre dalla stessa famiglia. A fondare l’attività fu il bisnonno dell’attuale titolare. Si chiamava Massimo e la sua arte fu lasciata in eredità al figlio, Lodovico, quindi al nipote Italo e oggi raccolta dal bisnipote Gilberto Presello. Il futuro non sarà diverso: i suoi due figli, infatti, Valentina e Marco, gli danno già una mano in trattoria, con tanta passione. Ai fornelli c’è Gentile Argentina, “Titi” per gli amici, e la moglie di Gilberto, Graziella Cappelletti. Il locale è molto conosciuto anche per la “Festa dei gamberi di fiume” che ha oltre 100 anni.
La trattoria si trova a Caporiacco di Colloredo di Monte Albano (Ud), al civico 12 di piazza Primo Maggio. Info 0432.999011 trattoriadavico@gmail.com www.trattoriadavico.com.