Cividale al centro di un percorso transfrontaliero da Spilimbergo alla Slovenia che sposa i sapori con la storia, l’arte con la natura, il commercio con l’itinerario turistico. Saranno censite tutte le cantine e gli oleifici storici
La copertura finanziaria arriva dall’approvazione del progetto “Le vie dei saperi e dei sapori”
Da Spilimbergo a Cividale del Friuli alla Slovenia, sulla via friulana e senza confini dell’olio e della vite. È il nuovo itinerario, di grande interesse culturale, ambientale e del gusto, che interesserà la Città Patrimonio dell’Umanità Unesco, sempre più coinvolta in progetti di respiro internazionale partendo dalle peculiarità artistiche, storiche ed enogastronomiche che la caratterizzano e la distinguono da secoli.
Una nuova proposta turistica e per lo sviluppo a 360 gradi delle bellezze della Città Unesco e del suo comprensorio che adesso sarà possibile realizzare concretamente grazie alla copertura finanziaria data di recente ad “Heritaste. Le vie dei saperi e dei sapori”. Il piano era stato presentato dalla Provincia di Udine in qualità di lead partner nell’ambito del “Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013”, e l’Amministrazione Comunale di Cividale del Friuli aveva manifestato il suo interesse a parteciparvi già tre anni fa, a supporto del Comune di Spilimbergo, capogruppo del suddetto piano di attività.
“Heritaste” prevede l’individuazione di opere d’arte e documenti artistici che richiamino, o siano comunque legati, all’immagine della vite e dell’ulivo. Non solo sotto il profilo iconografico ma anche a livello di citazione letteraria. Immagini e parole attorno a vite e ulivo, quindi, per un inedito viaggio nel gusto attraverso i secoli e fino a oggi. Il piano, infatti, parte dalla storia ma è calato nella piena attualità: prevede, infatti, anche il censimento delle cantine e degli oleifici ancora attivi, realtà produttive che lavorano in edifici rispettosi di precise caratteristiche architettoniche, legati alla storia. Nell’iniziativa di valorizzazione saranno coinvolti fattivamente gli operatori locali e saranno organizzati laboratori creativi. Ci sarà poi l’individuazione degli itinerari turistici, con visite guidate dedicate, nel territorio interessato dal progetto, quindi l’area che va da Spilimbergo a Cividale e fino alla Nuova Repubblica. Il piano si svilupperà nell’arco di due anni.
Cividale è stata chiamata, nei giorni scorsi, a confermare la propria partecipazione al progetto quale partner associato al pacchetto di azioni gestite dal Comune di Spilimbergo (Pn). “Siamo lieti di partecipare a questo progetto europeo – dice il sindaco di Cividale, Stefano Balloch -. Il piano è di grande interesse e notevole sarà la sua ricaduta nel nostro territorio, di fatto geograficamente baricentrico lungo l’itinerario. Preziose saranno la conoscenza e la promozione del patrimonio storico, artistico e culturale connesse al vino e all’olio, tenuto conto delle eccellenze presenti per questi comparti nel territorio Cividalese”.
Al progetto fa parte, come partner con budget, anche l’Istituto Tecnico Agrario di Cividale, che lavorerà assieme agli altri istituti agrari della provincia di Udine.
Gli obiettivi di “Heritaste” sono quelli di promuovere la cultura della vite e dell’ulivo nell’area transfrontaliera. L’idea è di sviluppare azioni mirate alla valorizzazione delle peculiarità turistiche, agricole, storiche, culturali e commerciali, attraverso la promozione di percorsi tematici che colleghino la valorizzazione dei prodotti tipici locali a un contesto storico culturale che offre, nel territorio considerato, molti siti di pregio.
Lead partner Provincia di Udine. Partner di progetto Provincia di Gorizia, Itas “Paolino d’Aquileia”, Comune di Spilimbergo (Pn), Camera per l’agricoltura e le foreste della Slovenia, Istituto agricolo forestale di Nova Gorica; Rra Severne Primorske Regijska agencija Doo Nova Gorica, Università di Nova Gorica, Glasbena agencija Jota, Unpli-Comitato provinciale di Venezia, Unpli-Comitato provinciale di Padova.
Foto: dettaglio del grappolo d’uva negli stucchi del Tempietto Longobardo