Un’associazione ad hoc, nata appositamente per promuovere e valorizzare una nicchia della produzione vitivinicola che rende il Friuli al top: stiamo parlando del pregiato Ramandolo a cui è dedicata la neonata associazione ‘Oro di Ramandolo’ presentata oggi nel Salone del Consiglio della Provincia di Udine dal presidente dell’associazione dei produttori, Maurizio Zaccomer, dal Presidente della Provincia Pietro Fontanini, dal vicepresidente di Palazzo Belgrado, nonché assessore all’Agricoltura, Daniele Macorig che ha sostenuto la nuova realtà, dimostrando massima sensibilità e attenzione verso le istanze legate alla gamma high level.
“I produttori sentivano l’esigenza di creare una vetrina specifica del loro vino per dedicare uno spazio esclusivo e una conseguente tutela finalizzata: questa strategia premia tutto il territorio; dobbiamo far conoscere sempre di più il Ramandolo la cui qualità è altissima”, sostiene il numero uno di Palazzo Belgrado. “Si è deciso di fare sistema – dichiara il vicepresidente Macorig – e questa associazione ha trovato un’intesa con altre realtà e ha stretto collaborazioni con gli altri Consorzi nell’ottica di potenziare le offerte del territorio e far primeggiare le eccellenze nella logica di un autentico marketing territoriale”.
‘Oro di Ramandolo’ – che non intende porsi in concorrenza con il Consorzio Tutela Vini “Colli Orientali del Friuli e Ramandolo” che si occupa prevalentemente della tutela del marchio – si farà conoscere al grande pubblico, hanno spiegato Bepi Pucciarelli e Walter Filiputti, proprio in concomitanza con la spremitura delle uve, con un doppio appuntamento il 2 e 3 dicembre a Nimis, patria del Ramandolo. Alta l’attesa per la kermesse di domenica patrocinata dalla Provincia di Udine, dal titolo accattivante “Quando l’Oro esce dal torchio”: le uve vendemmiate, lasciate appassire e trasformate in mosto dorato saranno il richiamo con cui i produttori del Ramandolo DOCG apriranno le loro cantine per il primo assaggio dell’Oro di Ramandolo 2012.