Il Friuli Venezia Giulia si aggiudica il prestigioso premio nazionale Pellegrino Artusi: L’Italia in tavola, sbaragliando le altre regioni in competizione grazie alla performance “perfetta” della Scuola alberghiera dello Ial di Trieste. Celeste Di Costa, ai fornelli e German Trivunovic in sala, a Forlimpopoli (FC) non lasciano dubbi, conquistando i palati della giuria con un piatto di Spaghetti colle alici, sapientemente preparato, presentato ed accompagnato da una Vitovska Sturman 2009 del Carso. Insomma, abbinata vincente di sapori e di saperi. Ma i due allievi – entrambi del terzo anno – ci mettono anche un bel pizzico di fantasia per aggiudicarsi l’ambitissimo riconoscimento.
Dopo gli ultimi consigli dello chef Walter Caichiolo e del maitre Stefano Dimini, la voglia è quella di stupire la brigata di chef e professionisti pronti ad alzare la paletta. Via libera, quindi, alla ricetta dell’Artusi, però rivisitata dalla giovane cuoca triestina, che scommette su una particolare cottura della pasta direttamente nella casseruola con il sugo e su una originale presentazione del piatto, puntando su una ciotola di pasta sfoglia appositamente creata per l’occasione. La scommessa è vincente, tanto che sia la mise en place ed il gusto, sia la preparazione della tavola ed il servizio affidati a Trivunovic vedono la giuria unanimemente d’accordo.
Primo premio, dunque, per i due allievi dell’Alberghiera Ial di Trieste (mentre l’argento va a Genova ed il bronzo a Melfi) che ottengono, oltre alla gloria, anche la possibilità di svolgere uno stage nel prestigioso ristorante di Casa Artusi. Si conclude così per lo Ial un intenso impegno legato alle manifestazioni per il centenario della morte del grande gastronomo nazionale, cui va il merito di aver unito l’Italia in cucina. Dopo l’evento artusiano della scorsa estate presso l’Europalace Hotel di Monfalcone (unico per il Friuli Venezia Giulia), ecco, dunque, il concorso. E per i ragazzi ora c’è la soddisfazione ed il ritorno sui banchi per continuare ad apprendere tutte le tecniche di cucina e di sala con i corsi triennali dello Ial.