Il 2014 è l’anno del centenario della Grande Guerra. Nella moltitudine di eventi e manifestazioni per celebrare l’anniversario, un progetto assolutamente originale – seguito da diversi media nazionali, internazionali e anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con la struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale attraverso i propri canali online – è quello del giovane giornalista freelance Nicolò Giraldi, laureato in storia moderna, partito a piedi da Londra il 10 maggio scorso e arrivato a Trieste il 9 luglio, dopo due mesi di cammino lungo l’Europa, attraverso i luoghi e la memoria del primo grande conflitto mondiale.
Negli oltre 60 giorni di viaggio a piedi sono state raccolte da Nicolò centinaia di testimonianze, tra scatti fotografici, filmati e interviste, che ora diventeranno un libro e un film, a cura del regista Luca Severi. Originario di Castelfranco Veneto, il giovane regista e produttore, classe 1986, ha alle spalle un’intensa carriera internazionale, sviluppata tra Berlino, Roma e Los Angeles, dove attualmente vive e lavora. In Italia ha collaborato per FilmAuro, come regista dei contenuti promozionali e del documentario di backstage del film “Colpi di Fortuna”, mentre negli Stati Uniti per la casa di produzione californiana Ibiscus Media realizzando “Yorick’s Speech” con Michele Placido, presentato nel 2013 alla Mostra del Cinema di Venezia e proprio in questi giorni Severi è ritornato in Italia per illustrare agli addetti ai lavori in assoluta anteprima il progetto al Venice Film Market, che ha preso il via proprio ieri nell’ambito della 71esima Mostra del Cinema di Venezia.
Un progetto coraggioso e sincero, di assoluto spessore storico e di valenza cinematografica. Questo è il pensiero che ha spinto Luca Severi ad affrontare il progetto Giro Nella Storia: un viaggio nella storia, ma anche nel cuore delle persone e nella mente di un viaggiatore solitario, un’operazione ambiziosa alla quale il regista di Castelfranco ha deciso di contribuire con le sue competenze, convinto che possa divenire un prodotto di successo internazionale, ideato e diretto da un team di giovani professionisti.
Le difficoltà di raccolta d’informazioni, incontrate dal protagonista Nicolò Giraldi, gli ostacoli burocratici dettati da una reticenza nel rilasciare dichiarazioni, ma anche una grande solidarietà e ospitalità da parte dell’esercito di volontari che ogni giorno lavorano al mantenimento della memoria, saranno dunque convogliati in un film sincero e veritiero che possa raccontare questa esperienza indimenticabile e formativa, durata per oltre 60 giorni.
Se è vero che la storia della Prima guerra mondiale la conosciamo un po’ tutti, è altrettanto vero che la memoria nei cittadini europei oggi, a cent’anni di distanza, è una memoria che si lega alla conoscenza e alla comprensione del conflitto nelle sue immagini simbolo (fronte occidentale di Remarque, le poesie di Ungaretti, il Lusitania che affonda, Trento e Trieste, il massacro di Ypres, la guerra sottomarina tedesca e la rivoluzione d’ottobre, il treno di Lenin, la disfatta di Caporetto, tanto per citarne alcuni), mentre l’obiettivo principale di Giro Nella Storia è quello di raccontare la storia dal punto di vista di quelle persone che ogni giorno rivivono in prima persona la grande guerra: chi lavora nei musei, chi fa la guida nei cimiteri e nei sentieri lungo il fronte occidentale, studiosi e ricercatori di diversi paesi e diverse culture, gli ultimi testimoni ovvero quelli che “possiedono” le storie raccontate dai loro genitori e tantissimi altri. Durante il viaggio sono state proprio queste persone la sorpresa più piacevole: centinaia d’appassionati (la maggior parte lo fa come volontario) che con assoluta dedizione e rispetto tengono viva la memoria quotidianamente, permettendo anche alle nuove generazioni di comprendere chi siamo oggi e come si è creato l’attuale assetto geo-politico.
IL VIAGGIO
Dopo i primi giorni in Inghilterra, Nicolò si è spostato attraverso il Canale della Manica, per proseguire sul continente europeo, lungo quella linea denominata fronte occidentale. Ha percorso il fronte valicando di tanto in tanto il confine, a dimostrazione di quello che non c’è più – apparentemente – e cercando di captare il più possibile la visione della gente sull’Europa che si sta costruendo. La prima parte del viaggio si è svolta sull’antico itinerario dei pellegrini che dall’ovest dell’Inghilterra si mettevano in cammino per raggiungere la tomba di Thomas Beckett a Canterbury almeno fino alla dissoluzione del monastero di Canterbury avvenuta nel 1538. Ha visitato la linea del fronte della Grande Guerra, quella che si assestò dopo la prima battaglia della Marna del settembre 1914. Ha toccato paesi simbolo della Grande Guerra come Ypres (Belgio), Lille (Francia) Virton (Belgio) Verdun (Francia) Metz (Francia), assieme ad un’infinita distesa di paesi e villaggi che furono direttamente coinvolti dalla guerra.
Dirigendosi in direzione sud–est ha camminato alla volta della Baviera, dell’Austria e delle Alpi Carniche. Addentrandosi in Italia dal Brennero, è arrivato a ridosso di Kobarid/Caporetto. Scendendo a valle verso Cividale del Friuli, si è addentrato in quelle zone così vicine a noi, eppur così poco conosciute. Per arrivare finalmente a Trieste, luogo simbolo, assieme a Trento, della Grande Guerra e di un percorso risorgimentale italiano iniziato sessant’anni prima.
PER MAGGIORI INFO: Giro Nella Storia – www.gironellastoria.com – info@gironellastoria.com