Si chiama “Il suono dei colori” la mostra che attirerà di certo tantissimi fans dello storico complesso musicale “Nomadi”. “L’esposizione – spiega il vicesindaco di Colloredo di Monte Albano, Luca Ovan – è stata allestita nella splendida cornice del Castello; sarà inaugurata questo sabato, 29 settembre 2012, alle ore 17.15, e resterà visitabile fino al 14 ottobre, sabato e domenica, con orario 10-12.30/15.30-19.30, a ingresso libero. Per Colloredo è un grande onore e un momento importante per ricordare il celebre e tanto amato cantante”.
In mostra, infatti, eccezionalmente, a 20 dalla sua scomparsa, ci sono le opere di Augusto Daolio, mancato nel 1992 a seguito di una grave malattia. L’allestimento è costituito da opere realizzate con tecnica mista: chine, oli, acquerelli. Augusto spaziava e amava sperimentare, scoprire e utilizzare le più diverse modalità espressive. Alcune delle opere sono fortemente evocative di luoghi, situazioni e momenti di vita; emozionano e guidano verso la natura, negli spazi magici e surreali.
Sono figure sinuose e talvolta impalpabili e sfuggenti oppure maestose, presenti e fiere. La sua pittura è la miglior raffigurazione della sua personalità, così poliedrica e sempre sorprendente,
mai banale, sempre attenta alle evoluzioni interiori, al gusto dell’emozione e del sogno.
Augusto Daolio
Daolio era nato a Novellara, nel 1947. Il suo prorompente desiderio di comunicare, nel tempo, si è manifestato nella musica, come cantante storico dei “Nomadi”, nella poesia e negli scritti, con grandi risultati anche nella pittura, nella raffigurazione di immagini, spazi, sensazioni, tutte espressioni di un mondo interiore sentimentale, magico, irreale o tremendamente concreto.
Rosanna Fantuzzi e l’ associazione, “Augusto per la Vita”: forte legame col Friuli
“A vent’anni dalla scomparsa di Augusto, ho voluto riportare il suo cuore, il suo pensiero e la sua arte in Friuli – dice Rosanna Fantuzzi , la compagna di Daolio -. La vostra terra ci è sempre stata particolarmente cara ed è stata un punto di riferimento per i nostri viaggi, i concerti e per la sempre calorosa accoglienza. Ho portato le opere pittoriche che ritengo essere maggiormente rappresentative del suo sogno artistico e del suo carattere. La nostra associazione, “Augusto per la Vita”, promuove tante iniziative che si concretizzano anche in borse di studio che assegniamo a medici oncologi”.
Il concerto a Tavagnacco
L’omaggio ad Augusto continua in musica: al Teatro Luigi Bon, a Colugna di Tavagnacco, il
29 settembre, giorno dell’inaugurazione, alle 20.30, con un concerto acustico a lui dedicato, un modo per ricordarlo nell’altra sua grande passione artistica.
“La Regione ha sostenuto con entusiasmo l’organizzazione del concerto e l’allestimento della mostra dei dipinti di Augusto Daolio, promosse dall’Associazione “La place dai zovins” di Tavagnacco in collaborazione con l’associazione “Augusto per la vita” che da anni si impegna a sostenere opere benefiche per ricordarlo – dice il consigliere regionale Giorgio Baiutti -. Una manifestazione nata con l’intento di far conoscere al pubblico friulano il lato umano e artistico meno noto del leader dei Nomadi, del quale fra pochi giorni ricorre il ventennale della scomparsa. L’esposizione delle opere pittoriche di Augusto rappresenta l’omaggio doveroso a un artista che per diversi decenni ha rappresentato con la sua voce e le parole delle canzoni un punto di riferimento per generazioni di giovani e non, che hanno condiviso il messaggio di denuncia ed impegno sociale che i Nomadi ci hanno consegnato dagli anni Sessanta. Un uomo profondamente legato al Friuli e al suo consistente numero di fans e di estimatori, tanto da aver considerato la nostra regione una seconda terra d’adozione”.
“Una voce inconfondibile quella dello storico frontman dei Nomadi – continua Baiutti – che ha saputo interpretare i sentimenti di una generazione che voleva essere protagonista del cambiamento. Ascoltare la voce di Augusto significa ripercorrere l’impegno civile di una generazione di cantautori che con tante canzoni, ricche di significati e ancor oggi attuali, hanno contribuito a rivoluzionare il panorama musicale italiano e hanno scandito con messaggi e parole intense gli ultimi cinquant’anni della nostra storia. Daolio è stato un artista a tutto tondo, dotato di una curiosità e di una versatilità straordinaria, con una passione anche per la pittura, come dimostrano i quadri esposti a Colloredo di Monte Albano che richiamano nelle diverse faccettature la natura interpretata con tecniche pittoriche diverse”.