Un piacevole spettacolo in musica arricchisce il quadro degli appuntamenti indetti quest’anno dall’Associazione culturale pordenonese Città Domani, che mira a veicolare il tema del rapporto uomo – ambiente dal punto di vista ambientale e socioeconomico ora anche attraverso il teatro.
L’invito è quindi a passare una serata al Pnbox di Pordenone (Bastia del Castello di Torre, Via Vittorio Veneto 23), ad ingresso gratuito. Città Domani stringe così una felice sinergia con il palco live cittadino, teatro di cultura e del buon cibo, di informazione online e piattaforma multimediale.
Il primo appuntamento sarà venerdì 8 marzo alle ore 21.30 quando in scena andrà L’Ort di e con Stefano Montello (voce e chitarra) e Cristina Mauro (chitarra e musiche).
L’orto come metafora della vita e della conoscenza, come riflesso dell’armonia del cosmo, come comunicazione e relazione sociale, come specchio della cultura e del carattere. Un punto di incrocio fra i quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) e i cinque sensi (olfatto, udito, tatto, vista, gusto) e si trova al confine tra cultura e natura. Per fare di un orto con la ‘o’ minuscola, un Orto con la ‘o’ maiuscola, bisogna essere dotati di una buona e sana costituzione fisica e psichica, ovvero di curiosità, costanza, dedizione, passione, forza e un po’ di follia. Un orto perfetto, curato e gelosamente custodito, una specie di opera d’arte a cielo aperto.
Un approccio storico e generale al tema ed uno più specifico che considera diverse singole colture dell’orto, trattate in maniera inusuale e divertente, lasciando ampi spazi ad una riflessione ironica e lieve, con l’unico scopo dichiarato di raccontare quel piccolo lembo di terra e di mostrare tutti gli agganci misteriosi che esso ha con la nostra vita, la nostra mentalità, la nostra storia ed il nostro modo di relazionarci con gli altri. Nei contenuti si incrociano quindi agronomia, filosofia e poesia riunendo rigore scientifico e spessore artistico in cui orto e arte si identificano: entrambi sono “creativi” poiché alterano l’ordine dell’universo creando qualcosa di nuovo.