Giunto alla sua 25^ edizione, il Festival delle Valli del Natisone propone una panoramica del teatro, e in particolare del teatro di figura italiano, e internazionale, dei tantissimi linguaggi che alimentano la ricchezza espressiva di quest’arte teatrale capace di sollecitare in modo straordinario, anche sul piano sensoriale, l’attenzione e le emozioni dello spettatore.
E come in ogni sua edizione, i direttori artistici, Fernando Marchiori e Roberto Piaggio, propongono un cartellone che riconferma un’identità riconoscibile per artisti e pubblico. E trova in questo senso un preciso significato la presenza di progetti e spettacoli rivolti a tutti, adulti e bambini. Senza dimenticare la natura itinerante, transfrontaliera e multiculturale del Festival: marionette e burattini pur restando il cuore della manifestazione sono sempre più in dialogo con gli altri linguaggi della scena, in un orizzonte artistico che abbraccia quest’anno anche il teatro d’attore e di narrazione, il teatro musicale, il nouveau cirque.
Otto giornate in cui saranno presentati oltre 20spettacoli sparpagliati in piazzette, fienili, sagrati, boschi o suggestive corti. In calendario anche alcuni appuntamenti più strutturati, come il pubblico stesso ormai richiede e come ci si attende da un’iniziativa che intende valorizzare paesi e comunità richiamando un turismo di qualità, ospiti grandi e piccini, contenti di inerpicarsi per le stradine solitarie, i sentieri nei boschi, lungo il fiume, attraversando nel verde minuscoli e silenziosi borghi, fermi in un tempo che il teatro ha saputo riconoscere e rispettare.
Un legame che si è rinforzato, edizione dopo edizione, quello con le Valli del Natisone e il loro verde paesaggio, le loro acque e le loro genti che hanno saputo e sanno aprire i cortili e le case a chi arriva. Un posto magico e antico dove l’aria è frizzante e il sole si conquista le ombre dei campanili dei piccoli paesi che sfidano le lingue e impegnano i navigatori satellitari: Pulfero, Prepotto, Cicigolis/ Ščigla, San Leonardo, Špietar (San Pietro al Natisone),Cravero/Kravar (San Leonardo/Svet Lienart), Drežnika (Kobarid/Caporetto), Topolò, Sorzento/Sarženta………
Il Festival rappresenta un mosaico di esperienze che compongono un progetto di cittadinanza culturale orientato anche alla produzione, con la partecipazione attiva delle comunità locali insieme agli organizzatori e agli artisti. L’anima di quei luoghi che durante gli otto giorni di rappresentazioni diventano essi stessi teatro.
Ecco allora il ritorno delle fortunatepasseggiate teatrali, tutti i pomeriggi (ore 17.00) con un percorso nella natura dedicato alla fiaba del Gatto con gli stivali a cura di Marta Riservato e Luca Ronga; ecco Marco Paolini con il nuovo spettacolo Filo Filò, di nuovo nelle Valli dopo l’indimenticata serata con Jack London di alcuni anni fa e dopo la forzata cancellazione dell’appuntamento dell’anno scorso; ecco Matija Solce, il più promettente artista del nuovo teatro di figura sloveno, con lo spettacolo La vita di un cane, tratto da un racconto dello scrittore boemo Karel Čapek.
Eccola la travolgente Giovanna d’ArPo diGardi Hutter, la clown più famosa al mondo, Le storie di Leo della compagnia sarda Is Mascareddas, dove una straordinaria Donatella Pau leggerà le favole di Leonardo da Vinci che ritorna protagonista anche di un insolito laboratorio, Hortus Pictus, pensato per riscoprire e ricreare il taccuino-erbario utilizzato proprio ai tempi di Leonardo Da Vinci.
Ecco lo spettacolo Zvočna Kuhna/Sound Kitchen di Peter Kus, compositore, regista burattinaio, costruttore di strumenti ed educatore sloveno, produttore di progetti in cui si incontrano musica e teatro, eAbu sotto il Mare di Pietro Piva, uno spettacolo che si ispira, con delicatezza e sensibilità, alla vicenda realmente accaduta nel 2015 ad Adou Ouattara, un bambino di otto anni la cui fotografia – ai raggi x, dentro una valigia passata alla dogana di Ceuta – ha fatto il giro del mondo. Lo spettacolo è la versione di quel bambino, del viaggio che ha affrontato, di come lui immagina siano andate le cose o di come sarebbero potute andare.
Ecco Amerikaos della CompagniaGuascone Teatro, dove i cinque protagonisti, in fuga per un piccolo crimine commesso, tentano in un tempo lontano di conquistare l’America, e il delicato
Piccolo esploratore, la nuova produzione delCTA – Centro Teatro Animazione e Figure – di Gorizia.
E infine una nuova puntata della narrazione itinerante di Luisa Battistig Storie raccolte lungo un sentiero, che quest’anno ci porterà sul Matajur, tra Italia e Slovenia: un altro modo per superare i confini e per aprire nuovi dialoghi e confronti, com’è nella natura transfrontaliera del Festival, nella sua storia lunga ormai un quarto di secolo.
Il Festival è organizzato dall’Associazione Puppet FVG e dal CTA – Centro teatro Animazione e Figure – di Gorizia, con il sostegno della Regione FVG e in collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto e Caporetto.
La partecipazione agli spettacoli è libera; a pagamento lo spettacolo Filo Filò di Marco Paolini: i biglietti sono già disponibili sul circuito e nei punti vendita Vivaticket (unica modalità di acquisto) al costo di € 15,00 + € 1,50 dir. di prevendita e la Passeggiata teatrale a € 4,00.
Il programma completo su www.festivaldellevallidelnatisonoe.net.