Il 2014 è l’anno del centenario della Grande Guerra. Nella moltitudine di eventi e manifestazioni in corso per celebrare l’anniversario, un progetto assolutamente originale è quello del giovane giornalista triestino Nicolò Giraldi – laureato in storia moderna e corrispondente da Londra per La Voce del Popolo, quotidiano italiano della minoranza in Slovenia e Croazia – che domani, mercoledì 9 luglio, si concluderà con l’arrivo nella sua Trieste, dopo due mesi di cammino lungo l’Europa, attraverso i luoghi e la memoria del primo grande conflitto mondiale, con partenza da Londra avvenuta il 10 maggio scorso.
Se è vero che la storia della Prima guerra mondiale la conosciamo un po’ tutti, è altrettanto vero che la memoria nei cittadini europei oggi, a cent’anni di distanza, è una memoria che si lega alla conoscenza e alla comprensione del conflitto nelle sue immagini simbolo (fronte occidentale di Remarque, le poesie di Ungaretti, il Lusitania che affonda, Trento e Trieste, il massacro di Ypres, la guerra sottomarina tedesca e la rivoluzione d’ottobre, il treno di Lenin, la disfatta di Caporetto, tanto per citarne alcuni), mentre l’obiettivo principale di questo viaggio è stato quello di raccogliere materiali utili al racconto della Storia dal punto di vista di quelle persone che ogni giorno rivivono in prima persona la grande guerra: chi lavora nei musei, chi fa la guida nei cimiteri e nei sentieri lungo il fronte occidentale, studiosi e ricercatori di diversi paesi e diverse culture, gli ultimi testimoni ovvero quelli che “possiedono” le storie raccontate dai loro genitori e tantissimi altri. Durante il viaggio sono state proprio queste persone la sorpresa più piacevole: centinaia d’appassionati (la maggior parte lo fa come volontario) che con assoluta dedizione e rispetto tengono viva la memoria quotidianamente, permettendo anche alle nuove generazioni di comprendere chi siamo oggi e come si è creato l’attuale assetto geo-politico.
Dopo i primi giorni in Inghilterra, Nicolò si è spostato attraverso il Canale della Manica, per proseguire sul continente europeo, lungo quella linea denominata fronte occidentale. Ha percorso il fronte valicando di tanto in tanto il confine, a dimostrazione di quello che non c’è più – apparentemente – e cercando di captare il più possibile la visione della gente sull’Europa che si sta costruendo. La prima parte del viaggio si è svolta sull’antico itinerario dei pellegrini che dall’ovest dell’Inghilterra si mettevano in cammino per raggiungere la tomba di Thomas Beckett a Canterbury almeno fino alla dissoluzione del monastero di Canterbury avvenuta nel 1538. Ha visitato la linea del fronte della Grande Guerra, quella che si assestò dopo la prima battaglia della Marna del settembre 1914. Ha toccato paesi simbolo della Grande Guerra come Ypres (Belgio), Lille (Francia) Virton (Belgio) Verdun (Francia) Metz (Francia), assieme ad un’infinita distesa di paesi e villaggi che furono direttamente coinvolti dalla guerra. Dirigendosi in direzione sud–est ha camminato alla volta della Baviera, dell’Austria e delle Alpi Carniche.Addentrandosi in Italia dal Brennero, è arrivato a ridosso di Kobarid/Caporetto. Scendendo a valle verso Cividale del Friuli, si è addentrato in quelle zone così vicine a noi, eppur così poco conosciute. Per arrivare finalmente a Trieste, luogo simbolo, assieme a Trento, della Grande Guerra e di un percorso risorgimentale italiano iniziato sessant’anni prima.
Nei due mesi di cammino – difficili anche sotto un punto di vista fisico – sono state raccolte centinaia di testimonianze, tra scatti fotografici, filmati e interviste, che ora diventeranno un libro e un film-documentario, diretto dal regista Luca Severi che lavora abitualmente per FilmAuro (regista dei contenuti promozionali e del documentario di backstage del film “Colpi di Fortuna”) e per la casa di produzione californiana Ibiscus Media realizzando “Yorick’s Speech” con Michele Placido. Un viaggio nella storia, ma anche nel cuore delle persone e nella mente di un viaggiatore solitario. Le difficoltà di raccolta d’informazioni incontrate in buona parte del passaggio tedesco, gli ostacoli burocratici dettati da una reticenza nel rilasciare dichiarazioni, ma anche una grande solidarietà e ospitalità da parte dell’esercito di volontari che ogni giorno lavorano al mantenimento della memoria: questi sono solo alcuni degli aspetti che hanno reso questi due mesi un’esperienza indimenticabile e formativa, ben oltre le aspettative iniziali.
BREVE PRESENTAZIONE DI NICOLÒ GIRALDI:
Nicolò Giraldi è nato a Trieste nel 1984. È giornalista pubblicista dal 2009. Ha cominciato a pubblicare con La Voce del Popolo, quotidiano italiano della minoranza in Slovenia e Croazia nel 2005, occupandosi soprattutto di corrispondenza dall’Italia.
Laureato in Storia Moderna con una tesi sul Tribunale dell’Inquisizione nei Domini di Terraferma della Repubblica Serenissima di Venezia, dal gennaio 2013 scrive sempre per La Voce del Popolo da Londra, città dove ha conseguito un Master presso la London School of Journalism e dove tuttora vive.
Figlio di esuli istriani, ha da poco creato un gruppo di triestini residenti a Londra.
Ha scritto tre brevi romanzi storici ed un racconto premiati presso il Concorso Internazionale di Arte e Cultura Istria Nobilissima dal 2007 al 2010.
PER MAGGIORI INFO: Giro Nella Storia – www.gironellastoria.com – info@gironellastoria.com