Definitivo il programma, che prevede inoltre incontri con il direttore
dell’archivio misteriditalia.it Sandro Provvisionato, il “cantastorie”
della Mala del Brenta Maurizio Dianese e Raffaella Guerra, autrice di
una saga in giallo ambientata in regione. In più, la possibilità di
vincere un weekend a Torino, città del mistero…
Si delineano gli appuntamenti – tutti ad ingresso gratuito – della terza
edizione di “Giallo a Maniago”, costola noir della rassegna Pordenone
Pensa, organizzata dalla Provincia di Pordenone e dal Circolo Culturale
Eureka, in programma sabato 25 e domenica 26 agosto al Teatro Verdi di
Maniago. Il calendario propone un’ampia gamma di argomenti agli appassionati di
criminologia: il mondo del crimine viene analizzato dal punto di vista
scientifico, psicologico, del criminal profiling, del fatto di cronaca.
Ad inaugurare il programma c’è Roberta Bruzzone (sabato 25 alle 18),
criminologa che ha trattato alcuni dei casi più scottanti degli ultimi
anni. Tra questi ci sono la strage di Erba (uccisi a colpi di coltello e
spranghe Raffaella Castagna, il figlio, la nonna e la vicina di casa),
l’omicidio pieno di ombre della quindicenne Sarah Scazzi (la carambola
di colpi di scena investe prima lo zio Michele Misseri quindi la cugina
e in seguito la zia), l’assassinio di Melania Rea (uccisa con 35
coltellate) ma anche il caso di abusi nella scuola materna Olga Rovere,
quello della setta di Brescia e quello dei fidanzati di Policoro. Un
appuntamento condotto dal giornalista Lorenzo Padovan e che punterà a
far luce sul lavoro dell’esperta ligure, sulle modalità con cui si
analizza la scena del crimine, sulle sue esperienze, sulle procedure
investigative, con un occhio al suo libro “Chi è l’assassino – diario di
una criminologa”.
Altro “big” della rassegna è Sandro Provvisionato (sabato 25 alle 20),
giornalista e scrittore, curatore della trasmissione di Canale 5
“Terra!” ma, soprattutto, direttore del sito misteriditalia.it, archivio
storico-giornalistico interamente dedicato alle vicende più oscure della
storia dell’Italia repubblicana, ovvero 55 anni di trame e delitti
rimasti per lo più senza colpevoli. Una carriera di inchieste legate
alla cronaca che (dopo gli esordi nel mondo dello sport) inizia nel 1978
quando fa parte di un apposito pool giornalistico per seguire 24 ore su
24 le indagini sul sequestro di Aldo Moro. Conclusa la vicenda Moro,
continua ad occuparsi di terrorismo come inviato speciale dell’Ansa, per
la quale segue tutta la parabola dell’estremismo politico, dal caso
Donat Cattin al caso Cirillo, dal “pentimento” di Roberto Peci ai
sequestri D’Urso e Dozier. Quindi l’esperienza come inviato di guerra in
Libano e nei Balcani, e la cronaca di vicende scottanti come la strage
di Ustica, quelle di mafia, Tangentopoli. L’intervista, condotta dal
giornalista Daniele Damele, proseguirà a ruota libera sui principali
casi della cronaca nera italiana.
Domenica 26 agosto alle 18 un altro appuntamento clou: il giovane
scrittore russo e tatuatore Nicolai Lilin presenta il suo libro
“Educazione Siberiana”, ma soprattutto illustra tradizioni e codice
d’onore dei cosiddetti “criminali onesti”, gli urca della Transnistria
(oggiAggiungi un appuntamento per oggi Repubblica Moldava, ieri parte dell’Unione Sovietica). Il
romanziere sarà intervistato dal direttore di PnBox Francesco Vanin, un
excursus a partire dalla sua infanzia in terra siberiana, terra di tutti
e di nessuno, crocevia di traffici internazionali e di storie d’uomini.
Nel libro – tradotto in 19 lingue e pubblicato in 24 paesi – Lilin
racconta le avventure di strada, le giornate al fiume, gli scontri tra
adolescenti guerrieri e, soprattutto, il sapere dei vecchi che portano
l’esistenza tatuata sulla pelle e trasmettono con pazienza e rigore il
loro modo di capire il mondo. Una grande epopea criminale raccontata da
chi l’ha vissuta e che sarà presto un film diretto da Gabriele
Salvatores e interpretato da John Malcovich.
La “penna” della Mala del Brenta Maurizio Dianese chiuderà Giallo a
Maniago (domenica 26 alle 20). Incalzato dal giornalista Lorenzo
Padovan, svelerà non pochi segreti su Felice Maniero e sulla mafia
veneta. Il cronista veneziano segue da oltre 20 anni le evoluzioni della
malavita organizzata del NordEst, un mondo affascinante e pericoloso del
quale Dianese è un formidabile cantastorie. Un incontro che racconterà
le trame mafiose delle nostre zone, con particolar riguardo a “Faccia
d’angelo” la cui organizzazione criminale annovera 9 omicidi
confessati, centinaia di rapine, “colpi” da film come quello al Des
Bains del Lido di Venezia con Maniero che arriva in tight e suona alla
porta dell’hotel. Un esercito del crimine che, in meno di 15 anni conta
500 “soldati”, una società per male azioni che spazia dai sequestri di
persona alle rapine, dal controllo del gioco d’azzardo, allo spaccio di
droga. Un personaggio vero e proprio che, per anni, alla passione per il
malaffare ha accostato l’amore per la famiglia.
Nel mezzo, sabato 25 alle 19, Raffaella Guerra, scrittrice di cinque
romanzi ambientati nelle terre friulane tra Cividale, Duino e Frisanco,
una saga che mescola trame gialle e territorio, racconti di fantasia e
luoghi reali.
A completare il programma di Giallo a Maniago è – oltre alla Festa del
Coltello – un concorso che permetterà di vincere un weekend a Torino,
città del mistero per eccellenza, in hotel 4 stelle. Il premio, offerto
da Naonis Viaggi, verrà attribuito al primo estratto che, tra i
partecipanti, avrà indovinato tutti e 6 i criminali, reali o fantastici,
seguendo gli inizi forniti. Da piazza Italia si svilupperà un percorso
contrassegnato da un nastro giallo: alcuni cartelloni conterranno gli
indizi necessari alla soluzione del caso. Sarà possibile giocare dalle
17 alle 21 del sabato e dalle 16 alle 21 della domenica. L’estrazione
del vincitore sarà domenica alle 21.30 al teatro Verdi di Maniago.