Anà-Thema Teatro debutta, in anteprima nazionale, con la sua nuova grande produzione, per la prima volta in lingua friulana: Barbe Vanja.
Venerdì 17 maggio alle ore 20.30 presso il Teatro della Corte di Osoppo sarà presentato lo spettacolo del grande autore russo Anton Cechov, tradotto in friulano da Nazzi Matalon e portato in scena con la regia di Luca Ferri.
Lo spettacolo rientra in un progetto di sinergia culturale tra Anà-Thema , le realtà del territorio che lavorano in lingua friulana e le compagnie amatoriali, iniziato con l’esperimento di Titanic nell’inverno passato e che prosegue nella produzione di nuovi spettacoli. Dopo diverse collaborazioni e piccoli esperimenti in lingua friulana, la compagnia sceglie questo importante spettacolo per chiudere la programmazione al Teatro della Corte, inaugurato a febbraio 2013 e che ha vissuto una felicissima prima stagione con grande affluenza di pubblico.
Sono stati selezionati attori provenienti dalle compagnie dell’ Associazione Teatrale Friulana, che produce lo spettacolo insieme ad Anà-Thema; in scena gli attori Danilo D’olivo, Raffaella Giampaoli, Antonella Mizzaro, Tiziana Guidetti, Vanni Pauluzzo, Adriano Sabotto.
“ Amo profondamente Cechov e le sue opere, ( spiega il regista Luca Ferri ) fin dalla prima lettura di questa traduzione in friulano, ho percepito la meravigliosa aderenza della lingua a questo testo ma soprattutto alla storia ed ai personaggi. Il tempo e le parole della traduzione sembrano nate in originale per raccontare la commedia amara della vita e del passare del tempo.”
Difficile, anzi inutile, cercare di incasellare la pièce secondo i canoni classici di tragedia, commedia e farsa. Lo stesso Cechov sottotitolò l’opera con l’annotazione neutra “scene di vita di campagna”, interessato maggiormente allo studio (e poi alla resa scenica) della vita realmente vissuta. E Zio Vanja, proprio come la vita vera di ciascuno di noi, è un miscuglio di tragedia, commedia e farsa.