E’ una Traviata giocosa e ironica quella proposta dalla collaudata coppia David Riondino Dario Vergassola mercoledì 21 luglio alle 21 al Teatro Comunale Giuseppe Verdi per l’Estate in Città (biglietti on line sul sito del teatro o in biglietteria dal 15 luglio). Insieme avevano già lavorato su Don Chisciotte e Madame Bovary e ora proseguono questo “sforzo divulgativo eroico” – dove il gioco diventa cultura, la parodia divulgazione – affrontando un viaggio semiserio attraverso le bellissime pagine de la Dama delle Camelie di Dumas e le immortali arie verdiane, affidate all’International Chambers Players (Beibei Li, soprano, Fabio Battistelli, clarinetto, Augusto Vismara, violino, Dorotea Vismara, viola, Riviera Lazeri, violoncello) per l’adattamento musicale di Pietro Paolo Vismara.
Questa loro Traviata delle Camelie affronta tutti i temi chiave dell’opera : colpa, peccato, gelosia, redenzione, felicità, che sono i motori dei principali comportamenti umani, ma anche sentimenti spesso eccessivi sui quali si può ironizzare con leggerezza. Il loro umorismo schietto e dissacrante condisce la trama alleggerendola e riportandola anche all’oggi, con diverse incursioni satiriche. Irrompono così continuamente riferimenti a personaggi e situazioni d’attualità, che non sviano comunque lo spettatore dalla trama originale, saldamente tessuta dal fine dicitore Riondino, stuzzicato da un irreverente Vergassola, nei panni di un incredulo spettatore, sorta di Pierino ultimo della classe e guastafeste.
Apparentemente in contrapposizione, in realtà complici nell’esprimere quel glamour, quel disincanto, quell’ironia al veleno, che li contraddistingue nel panorama del teatro comico italiano e ne fa due interpreti raffinati, mai sopra le righe e mai alla ricerca di una comicità fine a se stessa. Il risultato è che la gente ride, si diverte e impara a conoscere dei classici che non aveva mai letto, o a rileggerli da altri punti di vista, se già li conosce. La storia mantiene naturalmente il fascino e la malia delle grandi passioni e delle tragedie, che non lasciano vie d’uscita: tra amore, morte, senso del peccato, sentimento, colpi di scena. E’ una ricerca della felicità, che però deve fare i conti con le convenzioni sociali, i pregiudizi, il potere del denaro.