A 40 anni dalla nascita del Comitato per l’Università friulana la Provincia rende omaggio al suo presidente.
«Con la consegna della medaglia della Provincia al dott. Marino Tremonti, abbiamo voluto rendere omaggio al Comitato per l’Università friulana a 40 anni dalla sua nascita». Sono passati tanti anni ma per il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini «non va dimenticato l’organismo e gli uomini che il 10 febbraio 1972 lo hanno costituito per smuovere dall’immobilismo e dall’apatia i friulani e per incidere in maniera importante anche sui partiti ostinatamente contrari allo sviluppo universitario fuori dalla città di Trieste».
A celebrare questo importante traguardo, dunque, una cerimonia ufficiale a palazzo Belgrado al quale hanno preso parte, tra gli altri, oltre a un emozionantissimo Tremonti, l’attuale rettore dell’ateneo friulano, Cristiana Compagno e alcuni tra coloro i quali prima di lei hanno ricoperto questa carica: mons. Franco Frilli, Marzio Strassoldo e Furio Honsell, due dei componenti del comitato all’atto di costituzione (Lucio Peressi e Giampaolo Molinari), gli assessori provinciali Franco Mattiussi, Elena Lizzi, Adriano Piuzzi, Luca Marcuzzo, il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, l’assessore regionale Claudio Violino, il senatore Mario Pittoni.
«Oggi – ha proseguito Fontanini – il dott. Marino Tremonti rappresenta chi ha lottato affinché anche a Udine fosse istituita l’Università. Contro l’ostilità di alcuni partiti, con nel cuore la voglia di fare giustizia garantendo anche ai friulani la possibilità di accedere ad a quelle professioni riservate solo a chi avesse potuto concludere con la laurea il proprio percorso di studi. La consegna di questa medaglia al dott. Marino Tremonti – ha chiosato – ha dunque un valore simbolico, allargato a chi con continuità e coerenza operò per dare al Friuli il suo ateneo, per aver saputo raccogliere le istanze della gente e, infine, per continuare a rappresentare il comitato che ha lottato affinché anche i friulani potessero essere in grado “di bessoi” di contribuire alla crescita della loro terra».
Nel corso della cerimonia è stata ripercorsa la storia dell’ateneo friulano, che, a differenza delle altre università in Italia, ha una caratteristica assolutamente peculiare: è l’unica università istituita per volontà della gente. Furono ben 125.000 le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione dell’università del Friuli, molte raccolte, proprio dai componenti del Comitato, nelle tendopoli dopo il terremoto del 1976. Una grande partecipazione che testimonia la volontà dei friulani di scommettere sul proprio futuro partendo dall’alta formazione, dalla conoscenza, dai giovani.
La prima legge sulla ricostruzione del Friuli sancì la nascita dell’Università degli Studi di Udine nel 1978. «E con la nascita dell’Università del Friuli – ha aggiunto Fontanini – si è realizzato quello che aveva profetizzato Pre Checo Placerean “Jessî dal taramot cul cjâf e no cui pîts – uscire dalle macerie del sisma con la testa e non coi piedi”. Frase – ha concluso – che potrebbe essere spesa anche oggi, in piena crisi economica».