“Lo Stato sta varando i nuovi
ticket a carico dei cittadini, per un valore complessivo
superiore ai 60 milioni di euro. Quali saranno le ripercussioni
dell’operazione sui cittadini del Friuli Venezia Giulia?”
A chiederlo è la consigliera regionale del gruppo Misto Mara
Piccin, che così prosegue: “Con i nuovi livelli essenziali di
assistenza (Lea), molte prestazioni chirurgiche effettuate finora
in modo gratuito saranno trasferite al regime di prestazione
ambulatoriale comportando l’applicazione di un ticket. Trattasi
di 24 prestazioni, tra cui cataratta, ernia, tunnel carpale, dito
a martello, interventi di artroplastica e artroscopia, impianto e
ricostruzione del cristallino.
“Secondo le stime, il servizio sanitario nazionale potrà contare
maggiori entrate per 60 milioni di euro, di cui 20 per nuovi
ticket dovuti allo spostamento delle prestazioni da day surgey a
regime ambulatoriale e 40 all’introduzione nell’elenco dei Lea di
nuove prestazioni ambulatoriali. Sebbene la revisione dei livelli
essenziali di assistenza fosse attesa da tempo, è intollerabile
che il peso dei nuovi ticket debba ripercuotersi sulle spalle dei
cittadini colpiti da patologie legate per lo più all’età o
all’attività lavorativa”.
Chiosa la Piccin: “Non da ultimo ho chiesto all’assessore
regionale competente quali azioni intenda porre in essere per
ottenere dallo Stato misure correttive, attesi gli oneri
aggiuntivi cui la Regione dovrà far fronte con risorse proprie
per garantire le nuove prestazioni sul territorio”.