![cividale sanitaria](https://www.nordestnews.com/wp-content/uploads/2012/05/nursind-gli-infermieri-dettano-le-loro-condizioni-per-la-riforma-sanitaria.jpg)
La sanità nel Cividalese è stata al centro
dell’incontro che la presidente della Regione Debora Serracchiani
e l’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca hanno tenuto oggi
con il commissario straordinario dell’Azienda per l’assistenza
sanitaria n.4 “Friuli centrale”, Mauro Delendi.
Una realtà che nel 2015 ha offerto circa 80 mila prestazioni
ambulatoriali tra Cividale e Manzano con un’attività di
diagnostica da laboratorio da circa 64 mila campioni e 400 mila
esami, oltre a 1.200 interventi in day surgery.
L’anno scorso, ha spiegato Delendi, ha visto il potenziamento
della Medicina trasfusionale attraverso la trasmissione
telematica dei risultati e il servizio di prelievi domenicali, di
ostetricia e ginecologia con la presa in carico del servizio a
partire da agosto, di emodialisi (con la possibilità di attivare
un servizio sperimentale di teledialisi) e di fisiatria.
Sono state inoltre individuate le Aggregazioni funzionali
territoriali (Cividalese e Valli del Natisone da una parte e
Manzanese e Comuni limitrofi dall’altra) che saranno attivate
entro giugno di quest’anno, così come nel corso del 2016
partiranno i Centri di assistenza primaria di Manzano e Cividale
e saranno attivati due presidi di Medicina di gruppo integrata
(Valli del Natisone e Remanzacco) che si aggiungeranno ai tre già
presenti.
“L’obiettivo è quello di attuare i principi della riforma
sanitaria senza togliere servizio ai cittadini ma ricercando una
maggiore efficienza”, ha affermato la presidente Serracchiani.
“Ciò significa attivare le misure previste per sviluppare la
medicina territoriale e l’integrazione tra ospedale e territorio”.
“Con il commissario abbiamo individuato le prospettive di
sviluppo per il distretto e in particolare per il presidio di
Cividale” ha rimarcato l’assessore Telesca. “Sono previsti, e in
parte sono già partiti, interventi di miglioramento su diversi
servizi, dalle prestazioni ambulatoriali al day surgery, fino
alla riconversione del reparto di Medicina, da valorizzare
attraverso un percorso in connessione con l’ospedale di Udine e
il distretto sanitario. Una progettualità che mira a dare a
quest’area quella sanità che abbiamo promesso e descritto nella
riforma e che tiene conto delle esigenze delle persone”.