Trieste, 27 febbraio 2012 – Entrerà in vigore domani, martedì 28 febbraio, il nuovo statuto della Sissa di Trieste, primo delle università del Friuli Venezia Giulia.
«Il nuovo statuto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 13 febbraio. Ora possiamo dare il via alla prevista ristrutturazione dell’organizzazione scientifica e didattica – commenta il direttore Guido Martinelli -. Avvieremo una semplificazione della gestione delle attività di ricerca e di formazione, che si orienteranno ancora di più verso studi interdisciplinari».
In base alla Riforma Gelmini (L.240/2010) tutti gli atenei italiani hanno dovuto provvedere alla modifica statutaria. La Sissa è stata tra le prime università ad aver chiuso i lavori, la scorsa estate. Il nuovo statuto è stato poi trasmesso al Ministero dell’istruzione, università e ricerca che ha avuto 120 giorni per formulare eventuali osservazioni.
La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste ha elaborato il nuovo statuto sulla base del quadro normativo di riferimento e delle indicazioni ricevute dall’International scientific advisory committee e dal Nucleo di valutazione. Lo statuto ribadisce l’impegno della Sissa nel promuovere lo sviluppo della cultura, la ricerca scientifica e la formazione di giovani italiani e stranieri, in quanto istituto di ricerca e istruzione superiore a ordinamento speciale dotato di autonomia didattica, scientifica, amministrativa e disciplinare. E indica, nei suoi principi generali, il rispetto delle pari opportunità nell’accesso allo studio e al lavoro e nella progressione di carriera: la Sissa si impegna, infatti, a rimuovere ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, le disabilità, l’origine etnica. «Intendiamo promuovere – precisa Martinelli – la realizzazione dell’effettiva uguaglianza tra uomini e donne, anche attraverso la valorizzazione degli studi di genere e un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo».
Per quanto riguarda l’organizzazione didattica e scientifica, in base ai principi di semplificazione, efficienza ed efficacia, il nuovo statuto prevede il passaggio dagli attuali otto settori di ricerca a tre aree scientifiche – fisica, matematica e neuroscienze – nell’ambito delle quali organizzare le attività didattiche e formative. «La nuova struttura organizzativa favorirà ulteriormente lo sviluppo di programmi di dottorato e di linee di ricerca interdisciplinari, pur garantendo ampia autonomia ai diversi gruppi» precisa il direttore.
Nel Senato accademico, che è l’organo strategico di coordinamento delle attività didattiche e scientifiche, entrano a far parte due studenti di dottorato e un rappresentante dei giovani ricercatori con contratto temporaneo. «La Sissa è una realtà molto dinamica: allo staff permanente si affiancano molti giovani scienziati con posizioni temporanee. È importante allora che siano rappresentati nell’organo che decide e pianifica le strategie di sviluppo scientifico» commenta il direttore.
Nel Consiglio di amministrazione ci saranno due membri esterni di comprovata esperienza nel campo gestionale e di elevata qualificazione scientifica e culturale, di cui uno proposto dall’amministrazione regionale.
Lo Statuto ribadisce infine l’impegno della Sissa nel promuovere e organizzare anche la ricerca applicata, favorire la tutela della proprietà intellettuale e la valorizzazione, anche economica, dei risultati innovativi dell’attività di ricerca, per esempio attraverso il sostegno a iniziative imprenditoriali per la costituzione di società spin-off.
«A marzo partiranno le procedure per la costituzione dei nuovi organi e la definizione del nuovo assetto organizzativo. La “nuova Sissa” sarà pienamente operativa già dal mese di maggio» conclude Martinelli.