Massima collaborazione da parte di tutti gli attori del territorio per salvare la scuola
Il futuro dell’Ipsia Mattioni di San Giovanni si gioca nei prossimi mesi ed è una corsa contro il tempo per trovare partner d’appeal che possano attrarre nuovi iscritti. Questo in sintesi il succo dell’importante incontro che si è tenuto lunedì sera all’Ipsia tra tutti i partner coinvolti nell’operazione di “metamorfosi” dell’istituto, altrimenti condannato alla chiusura. Alla presenza dell’assessore regionale Molinaro hanno illustrato la situazione attuale della scuola, unica in regione a formare i tecnici del legno, il presidente dell’Asdi Sedia Giusto Maurig, il vicepresidente di Confindustria Udine Matteo Tonon, il presidente del Catas Michele Bressan, il vicepresidente della Provincia di Udine Macorig con l’assessore Ioan, il sindaco di San Giovanni Costantini e di Corno Basso (in rappresentanza degli 11 sindaci del Distretto della Sedia), l’AD del Catas Angelo Speranza, il segretario generale Camera di Commercio di Udine Lucia Pilutti e una rappresentanza dell’istruzione, con il direttore dell’ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, la dirigente del Malignani Ester Iannis e il preside del Mattioni Nino Ciccone.
“Tutti gli attori del territorio sono qui riuniti a discutere del futuro dell’Ipsia – ha introdotto Tonon -, una scuola che sta soffrendo, le cui iscrizioni non ne garantiscono la continuità. L’istituto, che ha avuto una storia importante deve oggi adeguarsi alle esigenze del Distretto per far trovare sbocchi di lavoro ai suoi studenti”. Ad oggi, infatti, le pre-iscrizioni pervenute sono pari a zero, una situazione allarmante che richiede interventi urgenti. Si ipotizza dunque la “conversione” in un altro tipo di percorso formativo, ad esempio la bioedilizia e lo studio dei materiali nell’arredo, che danno costanti segni di crescita. “Pensiamo a figure non solo specializzate nel legno – ha detto Tonon – ma nell’arredo e nel design, e con un inglese eccellente”. Ma per attirare i ragazzi, e soprattutto le famiglie, bisogna fare leva su collaborazioni importanti, che diano fiducia agli studenti e “traghettino” l’Ipsia da questo momento d’empasse a una sua evoluzione al passo coi tempi; all’incontro sono state quindi lanciate ipotesi di collaborazione riguardanti istituti superiori della provincia di Udine.
Maurig, dopo 3 anni di lavoro sull’immagine e un piano di sviluppo sviluppato dall’Asdi che comprendeva anche soluzioni per l’istituto, ha fatto presente – con Bressan – l’enorme valore aggiunto dato dalla vicinanza del Catas. “Bisogna ora dare un indirizzo all’Ipsia e creare un tavolo di lavoro che dia risposte concrete e veloci per formare giovani pronti ad accogliere el sfide del mercato”. Cosa detta e fatta: la riunione (strategica e decisiva) avverrà la prossima settimana, con la presenza dell’assessore Molinaro il quale, nonostante qualche perplessità, si è dimostrato disponibile e propositivo a lavorare con gli attori coinvolti dall’operazione che renderà più appetibile l’Ipsia, considerata anche la coesione del mondo imprenditoriale e di quello scolastico nell’azione di “salvataggio” dello storico istituto del Distretto.