Nei lavori dei giovani contenute molteplici proposte che evidenziano la necessità di recuperare il patrimonio edilizio esistente, la potenzialità locale del social housing, l’incidenza della finanza immobiliare nell’attuazione delle politiche abitative. Segnalata una tesi che solleva il problema dell’esistenza e riconversione di numerose aree militari dismesse
Nei giorni scorsi la Provincia di Pordenone ha assegnato 3 premi del valore di 1500 € ciascuno a giovani (o gruppo di giovani) che hanno prodotto tesi di laurea aventi come tema quello della casa e dell’abitare nel territorio pordenonese.
Il 1° premio è andato al gruppo composto da Luca Nicoletto, Marco Paronuzzi e Anna Venerus, che hanno presentato la tesi intitolata “Esplorazioni sull’abitare. Riutilizzo e trasformazione del patrimonio esistente”. Il lavoro ha sviluppato il tema del recupero del patrimonio edilizio a fini residenziali, come sperimentato nel comune di Cordenons per dimostrare che è possibile incrementare l’offerta abitativa senza incidere sul consumo di suolo.
Il 2° premio è andato a Giovanni Cechet, autore di “Housing sociale in Friuli Venezia Giulia. Una proposta operativa”. L’argomento della tesi è la possibilità di attuazione delle politiche abitative attraverso la finanza immobiliare ed espone un progetto di sviluppo edilizio in un’area di Pordenone.
Il 3° premio è stato attribuito ad Andrea De Paoli per il contributo dato con “Potenzialità del social housing in provincia di Pordenone”. Ha come contenuto principale la possibilità di rendere il fondo immobiliare protagonista dell’attuazione di politiche per l’housing sociale e comprende una progettazione per valorizzare il patrimonio abitativo dismesso nel Cordenonese.
Il lavoro di Laura Vanessa Pizzato è stato poi segnalato per l’importanza dell’argomento, collegato alla presenza in provincia di numerose caserme dismesse. Il titolo è “Un recinto in movimento: riconversione della caserma De Michiel a Vivaro”.
A promuovere l’operazione è stato il settore Politiche Abitative guidato dall’assessore Giuseppe Verdichizzi che ha individuato la giuria composta dal dirigente del settore Pianificazione Sergio Bergnach, dal direttore dell’Ater Pn Aldo Bello e dalla docente dello Iuav di Venezia Antonella Faggiani. I giudici si sono espressi tenendo conto di alcuni criteri che hanno permesso loro di individuare i lavori più meritevoli, valutandoli secondo impatto sociale dei risultati, rilevanza scientifica ed eventuali pubblicazioni, innovatività, chiarezza espositiva.