Nuova tranche di fondi all’Università di Udine. La Provincia di Udine ha assegnato all’Ateneo friulano risorse per complessivi 96 mila euro che – come stabilito da uno specifico accordo di collaborazione condiviso fra le parti – verranno impiegati per le seguenti finalità: attività di ricerca scientifica (38 mila euro di cui 15 mila per gli scavi archeologici in Kurdistan e 23 mila sotto forma di assegno di ricerca per il sostegno di studi/ricerche attinenti le funzioni e i servizi di competenza provinciale); mobilità internazionale per studio e tirocinio (38 mila euro) e per la realizzazione del sito web istituzionale in inglese (20 mila euro). La delibera di assegnazione delle risorse e la suddivisione delle stesse tra le varie attività è stata approvata dall’esecutivo di palazzo Belgrado su proposta dell’assessore provinciale all’istruzione Elena Lizzi.
«Si tratta del secondo stanziamento che la Provincia assegna all’Ateneo sull’anno accademico in corso sulla base del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra l’ente e l’Università nel febbraio scorso», precisa l’assessore Lizzi ricordando che l’importo del contributo precedente era di 100 mila euro. «Scopo di questo documento – continua Lizzi, membro del Cda dell’Ateneo in quanto rappresentante delle Province friulane – , rafforzare quel Patto per sostenere e difendere la qualità dell’offerta formativa e le attività di ricerca promosse dall’Università di Udine d’intesa con le realtà territoriali, risalente all’ottobre del 2008. Un patto – aggiunge Lizzi – al quale la Provincia ha aderito in modo convinto garantendo un impegno e una collaborazione che durano nel tempo».
Con la sottoscrizione del Patto e gli accordi successivi, la Provincia di Udine ha inteso sostenere l’internazionalizzazione dell’Ateneo per permettere agli studenti friulani significative esperienze professionali all’estero, comprese quelle linguistiche, e consentire allo stesso tempo all’Università di potersi concentrare maggiormente sulla ricerca e la didattica per raggiungere gli ottimi risultati che conosciamo in termini di classifica nazionale per l’accesso alla premialità del FFO. «Il futuro di questa collaborazione proficua ed efficace come evidenziato dai risultati recentemente illustrati dal Rettore Cristiana Compagno a palazzo Belgrado