Il commento dell’assessore Adriano Ioan: “Le risorse saranno integralmente destinate al miglioramento della sicurezza e all’adeguamento degli edifici scolastici”
Non sono più sotto ‘scacco’ i 12 milioni di euro stanziati dalla Regione per l’edilizia scolastica , rimasti bloccati a causa del muro contro muro esercitato dalla Provincia di Trieste in merito al riparto, pari al 10 per cento, condizionato alla vetustà degli immobili. Nella riunione fra i Presidenti delle Province tenutasi nella sede Upi di Udine, si è giunti, grazie alla mediazione dell’assessore regionale Riccardo Riccardi, ad un accordo sulla ripartizione di quel 10 per cento, consentendo, in questo modo, di sbloccare l’intera somma deliberata dalla giunta regionale (600 mila euro l’anno per vent’anni). La Provincia di Udine – rende noto l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Adriano Ioan, potrà così beneficiare della quota pari a 6 milioni di euro (300 mila euro l’anno) oltre ai 240 mila euro – 12 mila euro in più per vent’anni – grazie alla suddivisione equa del 10 per cento dei 12 milioni legato alla voce ‘vetustà’ degli immobili, intendendo per vetustà sia la data di edificazione sia le condizioni effettive in cui si trovano gli edifici scolastici.
“Purtroppo non abbiamo potuto fare la variazione di bilancio per inserire questa somma proprio a causa della situazione venutasi a creare con Trieste che minacciava di presentare ricorso al Tar, visto che era convinta di essere l’esclusiva destinataria del pacchetto di 1 milioni e 200 mila euro”, spiega l’assessore. Finalmente, aggiunge, si è giunti al superamento dell’empasse nella riunione fra i Presidenti delle quattro province ed entro fine maggio – annuncia – ci sarà la variazione di bilancio in Consiglio provinciale che consentirà di avviare l’iter per l’utilizzo dei 6 milioni (progettazione, mutui), patto di stabilità permettendo.
“Le risorse saranno integralmente destinate al miglioramento della sicurezza e all’adeguamento degli edifici scolastici che consentiranno il riammodernamento degli Istituti – aggiunge Ioan –