“Una grande letterata che merita il posto d’onore fra i luminari del pensiero”: queste le parole pronunciate dal Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, al conferimento del premio letterario dedicato al personaggio che ha unito la sua fama a quella del Friuli. La Percoto segnò con il suo esempio, l’emancipazione delle donne friulane in letteratura, ma anche nel lavoro. Caterina Percoto subisce l’influenza di quattro grandi scrittori e intellettuali del tempo: Francesco Dall’Ongaro, Manzoni, Cesare Correnti e Gorge Sand. La scrittrice-poetessa, “contessa contadina”, diede voce nella sua opera ad atteggiamenti, sentimenti, usi e costumi dell’Ottocento friulano, percorrendo le vicende sociali e storiche. La sua voce accorata, che interpreta l’animo della gente friulana, può ben elevarsi al disopra dei limiti di una provincia, di una regione, ed offrirsi alla considerazione di tutti, di un vasto pubblico ed entrare a pieno titolo nella letteratura italiana. L’acuto senso del reale, la ricerca di verità, l’interesse per la terra fanno sì che la Percoto possa essere considerata un anello di congiunzione tra il romanticismo e il verismo. Con la Percoto si può parlare di un’arte messa al servizio del bene, un’arte dal valore religioso. La