All’indomani della bocciatura in Regione della proposta di crearne uno unico, la Provincia di Udine cerca la squadra
Eliminare completamente gli Erdisu e delegarne le funzioni alla Province. È la proposta rilanciata dal presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini e dall’assessore Adriano Ioan all’indomani della bocciatura da parte dei rettori di Udine e Trieste, rispettivamente Cristiana Compagno e Francesco Peroni, in Regione della riforma degli Erdisu. «Quello bocciato – puntualizza Fontanini – è l’accorpamento dei due enti per il diritto allo studio in uno solo. Il progetto che in quest’occasione siamo a rilanciare in un’ottica di spending review è quello di eliminare entrambe le strutture assegnando le funzioni svolte in parte alle Province e, in parte, ai due atenei». Come precisa l’assessore Ioan, «la Provincia di Udine rilancia la propria disponibilità a gestire, anche sulla base del proprio bagaglio di competenze, l’edilizia scolastica. In pratica, forte dell’esperienza maturata nell’ambito degli edifici che ospitano istituti scolastici di secondo grado, potrebbe gestire anche le case dello studente senza che ciò comporti costi di strutture e personale che ci sono già. Anche il servizio mense potrebbe essere riferito agli enti intermedi di Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste. Quanto all’erogazione delle Borse di studio ciò potrebbe essere agevolmente gestito direttamente dagli atenei di Udine e Trieste».
La proposta lanciata da palazzo Belgrado centra un duplice obiettivo, «da un lato – spiega Fontanini – garantisce ai due enti di continuare ad essere gestiti in modo diretto da un ente territoriale e, dall’altro di risparmiare fondi pubblici».