“Si fanno code lunghissime fin dalle prime ore del mattino per acquistare anche solo un pacco di farina”, “i beni alimentari costano 10-20 volte il loro valore”, “chi non ha risparmi muore di stenti”, “si evitano gli ospedali: non ci sono medicine e neanche medici per le terapie”, “si rischia la vita per un pacco di pasta”. Sono solo alcune delle testimonianze che, specie nell’ultimo periodo, Enzo Gandin già presidente del Fogolâr Furlan di Caracas (incarico ricoperto per 15 anni) sta raccogliendo tra i friulani rimasti in Venezuela e che ha portato all’attenzione del presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e del presidente dell’Ente Friuli nel Mondo Adriano Luci. Gandin, dopo 59 anni di permanenza in Sud America, un’importante attività imprenditoriale e ruoli di rilievo ricoperti nelle istituzioni locali (è stato revisore alla Camera di Commercio Italo-Venezuelana per 18 anni ma anche membro del comitato regionale per l’emigrazione) nel 2010 ha deciso di rientrare in Friuli proprio a causa di una situazione economica e sociale divenuta sempre più insostenibile con gravi rischi per la propria incolumità e quella dei suoi familiari. “Una condizione ben peggiore rispetto a quella dell’Argentina” commenta Gandin. E’ di diverse migliaia di persone la consistenza della comunità friulana in Venezuela (negli anni 2000 si contavano oltre 15 mila friulani emigrati senza includere i discendenti), emigrati che non possono nemmeno più ritrovarsi nei due storici Fogolârs, quello di Caracas (del ’79, un’associazione con oltre 200 soci) e quello di San Cristobal (attivo dal 1982). Entrambi non sono più operativi. “Uscire di casa nel tardo pomeriggio è proibitivo. È troppo rischioso per la propria incolumità. Da qui sono venute meno le attività delle due realtà” spiega Gandin che esprime tutta la sua preoccupazione per la situazione dei friulani in Venezuela nonché l’urgenza di intervenire. Ed è proprio questo che la Provincia di Udine, tramite l’Ente Friuli Nel Mondo, intende fare ottemperando a un ordine del giorno approvato all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio provinciale e mirato ad attivare ogni iniziativa per dare un sostegno economico, materiale e morale alla comunità friulana in Venezuela. “Intendiamo destinare ai friulani in Venezuela un aiuto economico – riferisce Fontanini -. Stiamo valutando, vista la difficile situazione politica, le soluzioni operative migliori e più efficaci”.