“No a polemiche e slogan, sì a un tavolo di lavoro sinergico e concreto con i principali operatori pubblici e privati per ragionare e pianificare le riaperture”. Interviene così Valeria Arzenton del gruppo Zed all’appello lanciato da Verona in merito alle condizioni di riapertura dell’anfiteatro romano.
“L’Arena é un tempio nazionale dello spettacolo dal vivo, ma nel territorio ci sono altre realtà consolidate che generano indotto, turismo e benessere sociale e quelle a conduzione privata non sono inserite in programmi consolidati con fondi di sostegno. Oggi più che mai, anche per non creare ulteriori gravi disequilibri settoriali, già alterati da una chiusura di oltre 14 mesi, é necessario un confronto unico a livello anche regionale capace di interpretare le peculiarità di ogni realtà e di valorizzare le necessità in ordine non solo economico, ma anche di prescrizioni e caratteristiche di ogni singolo spazio. Siamo tutti professionisti capaci di strutturare e di realizzare proposte e soluzioni efficaci.
Non servono provocazioni, serve un piano di lavoro concreto e a più voci. Se si parla di Arena di Verona, bisogna parlare allo stesso modo delle arene all’aperto del Gran Teatro Geox di Padova e del Gran Teatro Morato a Brescia, di Sherwood Festival, delle rassegne estive e di tutto quanto fa cultura e collettività, per arrivare progressivamente anche a definire gli spazi al chiuso, che dovranno essere pronti e compatibili per il prossimo autunno. Diversamente sono a rischio di sopravvivenza.”