Fontanini, “Ritroviamoci per difendere il Friuli”
Zanon (istitut Pre Checo Placerean), “Un’ingiustizia che la storia del Friuli non venga ancora insegnata a scuola”
Gomboso (Arlef), “Sindaci o loro delegati siano a Cividale il 6 aprile”
Una quarantina di appuntamenti per celebrare il 3 Aprile, la festa del Friuli, per riscoprire le radici del popolo friulano che, dal 1077 al 1420, sperimentò una forma di autogoverno molto all’avanguardia per l’epoca. Il cartellone delle tante iniziative organizzate sul territorio da Comuni, associazioni, realtà culturali è stato presentato oggi a palazzo Belgrado. A coordinare il programma che vivrà il suo momento clou nella mattina del Lunedì di pasqua (6 aprile) a Cividale del Friuli con le celebrazioni ufficiali, la Provincia di Udine in prima linea nell’organizzazione della festa da oltre dieci anni. A soffermarsi sull’attualità della ricorrenza e sui principali appuntamenti è stato il presidente Pietro Fontanini. “Quest’anno le cerimonie di rito si svolgono in una città centrale per la nostra storia: Cividale che fu sede patriarcale dal 733 al 1238. Nel programma (l’alza bandiera, la Santa Messa in Friulano, la lettura della bolla dell’imperatore Enrico IV, i discorsi ufficiali) renderemo anche omaggio alla cattedra patriarcale: il trono dove il patriarca riceveva l’investitura temporale da parte dell’imperatore. Un simbolo ancora apprezzabile così come lo sono il Duomo e il Castello di Udine ma anche la Basilica di Aquileia, di un periodo storico importantissimo per il popolo friulano. Non si tratta di invenzioni: lo stato patriarcale è documentato e ancora parla di sé”. Al riguardo, Fontanini ha manifestato apprezzamento per la recente approvazione della legge che istituisce la festa del 3 aprile quale ricorrenza regionale ma anche un certo disappunto per il budget collegato. “Le risorse sono state ricavate dai finanziamenti alle Pro Loco ma il 3 aprile non è una sagra; è una festa che richiama momenti storici, accaduti e sui quali il popolo friulano fonda la sua identità e quindi la sua dignità”. Quale anteprima delle cerimonie ufficiali di lunedì, domani, venerdì 3 aprile, l’Ente, consegnerà ai Comuni di Cividale e Montenars (a quest’ultimo in occasione dell’inaugurazione della nuova biblioteca intitolata a Pre Checo Placeran ideatore peraltro della festa del friuli nel 1977), la Sacra Bibbia in lingua friulana nelle prestigiose edizioni Ribis uscita nel 1984. “Un’opera che richiama valori fondamentali per il Friuli, fede e lingua madre” ha sottolineato Fontanini. Pronta a ospitare l’importante evento di lunedì la città di Cividale. “Contribuiremo con un programma di iniziative collaterali di profilo storico e culturale – ha affermato il primo cittadino Stefano Balloch – alla manifestazione che approfondisce e valorizza un momento centrale della storia del Friuli e di quella di Cividale”. Nel soffermarsi sull’impegno più che ventennale dell’Istitût Ladin furlan Pre Checo Placeran, il presidente Lorenzo Zanon ha messo in evidenzia come una storia così importante come quella della Patria del Friuli non venga ancora insegnata a scuola. “Vi invito a controllare i testi: dalla caduta del regno longobardo all’arrivo della Serenissima c’è un vuoto. E neppure i programmi didattici sono cambiati. È un’ingiustizia. Conoscere la nostra storia è fondamentale per mantenere la nostra identità”. Geremia Gomboso in rappresentanza dell’Arlef (Agenzia regionale per la lingua friulana) ha invitato tutti i sindaci o loro delegati a essere presenti lunedì a Cividale perché “la festa rappresenta un momento di coesione per il nostro popolo”.
Per quanto riguarda le cerimonie di lunedì di Pasqua a Cividale, alle 9.45, al Centro Civico Belvedere è previsto il raggruppamento del corteo che, accompagnato da sbandieratori e dai musicisti “Leon Coronato” di Spilimbergo, raggiungerà dal ponte del diavolo la piazza del Duomo dove alle 10.15 è in programma l’alza bandiera del Friuli a cura del Gruppo degli Alpini di Cividale. Alle 10.30 in duomo sarà celebrata la Santa Messa in friulano officiata dai rappresentanti delle tre diocesi del Friuli, accompagnata dai canti del coro “Antonio Foraboschi” diretto dal maestro Luca Zuliani. Alle 11.30 omaggio alla cattedra patriarcale nel Museo Cristiano e del Tesoro del Duomo; alle 12, dopo la lettura della bolla imperiale, spazio agli interventi delle autorità e all’esibizione del coro “Antony David Liberale” (maestro Thomas Toth) che eseguirà canzoni in friulano (presenta Dario Zampa). Nel pomeriggio il programma prevede il tradizionale “Zûc dal truc” in diverse piazze della città di Cividale.