“Il Friuli Venezia Giulia trae motivo d’orgoglio
dall’avere Trieste tra le sue gemme più preziose e dunque
partecipa con pienezza e convinzione alle celebrazioni del
sessantesimo anniversario della sua seconda redenzione”.
Lo scrive la presidente della Regione Debora Serracchiani in un
messaggio fatto pervenire al sindaco di Trieste Roberto Cosolini,
in occasione del 60/mo anniversario del ritorno della città
all’Italia.
Nel suo messaggio Serracchiani indirizza un caloroso saluto “ai
fanti piumati, che già primi portarono la bandiera italiana a
Trieste al termine di quel terribile inverno dell’Europa che fu
la Prima Guerra Mondiale” e testimonia a tutta la città di
Trieste e ai suoi cittadini “l’ammirazione per la costanza, la
forza e il coraggio che hanno dimostrato nel superare travagli
difficilissimi e sanguinosi, annoverando tra loro le vittime
estreme del Risorgimento nazionale, come il giovane Pierino
Addobbati, e coronando infine l’anelito di rimanere italiani nel
nome, nel fatto e nel diritto”.
L’intrecciarsi di anniversari, aggiunge Serracchiani riferendosi
al centenario della Grande Guerra, è segno del “della complessità
che segna questo estremo ma tenace lembo d’Italia”, nel quale “vi
si può leggere il simbolo di una capacità costantemente
testimoniata di superare i vagli più duri, ma anche quello della
naturale inclinazione di Trieste – italiana per scelta e
cosmopolita per vocazione – di andare incontro ai vicini con
spirito pacificato, con amicizia schietta, con la fraternità
calda che è propria dei popoli che hanno scelto di costruirsi e
rafforzarsi la casa all’ombra della bandiera europea”.