Con l’incontro che si è tenuto oggi nella
sala Pasolini del palazzo della Regione di Udine è iniziato il
percorso partecipato voluto dall’Assessore regionale all’Ambiente
ed Energia, Sara Vito, in vista della realizzazione del Piano
Energetico Regionale (PER).
Nei saluti introduttivi Vito ha ricordato come “la realizzazione
di un Piano Energetico per il Friuli Venezia Giulia è di
fondamentale importanza ed era uno dei principali temi del
programma di governo. Ora bisogna definire gli obiettivi e le
azioni. E’ quindi maturo il tempo per dare avvio ad una fase di
confronto con tutti gli interessati per un primo scambio di
informazioni”.
Gli obiettivi del piano energetico sono molteplici ed ambiziosi.
Il primo è quello di assicurare la disponibilità e la continuità
dell’energia a tutti gli utenti del territorio regionale,
orientando gli interventi sulle infrastrutture della rete
elettrica (dismissioni reti obsolete, smart grid, …) e per la
produzione di energia (ristrutturazioni, conversioni,
cogenerazione, trigenerazione, …). Ma importante sarà anche
aumentare l’efficienza del sistema energetico per favorire il
risparmio e l’uso razionale dell’energia. Tra gli altri
obiettivi, quello di promuovere ed incentivare la produzione di
energia distribuita, soprattutto utilizzando fonti energetiche
rinnovabili, e la riduzione dei costi energetici. Grande
attenzione verrà posta anche alla mobilità sostenibile.
Per Vito il Friuli Venezia Giulia non può essere pensato come un
sistema isolato dal contesto europeo e mondiale. La Regione,
infatti, deve fare la sua parte per contribuire a rispettare i
vincoli che la comunità internazionale si è data in termini di
riduzione delle emissioni gas alteranti. Inoltre, la cornice in
cui si inserisce il piano energetico “non può essere solamente
quella dei confini istituzionali, ma è quella di un’area più
vasta, una Bioregione, che si integra con gli Stati e le regioni
confinanti”.
“Per avere un piano energetico adeguato – ha concluso Vito – deve
esserci un patto tra i cittadini e l’ente pubblico, in primis per
condividerne gli obiettivi da realizzare. E’ necessario anche
mettere in rete tutte le competenze e le professionalità che il
territorio esprime. Il Piano è una sfida, che per essere vinta
deve essere combattuta assieme”.