Il disegno di legge di riordino
ed esemplificazione in materia di risorse agricole e forestali,
bonifica, caccia e pesca, all’esame della II Commissione –
presieduta da Alessio Gratton (SEL), presente l’assessore Sergio
Bolzonello – è stato approvato a maggioranza, con l’astensione di
LN e M5S. Relatori per l’Aula saranno lo stesso Gratton per la
maggioranza e per le opposizioni Ilaria Dal Zovo (M5S) e Barbara
Zilli (LN).
Prima del voto conclusivo, la Commissione è stata impegnata a
esaminare il Titolo VI del testo comprendente gli articoli
dall’81 al 124, e il Titolo VII sulle disposizioni finali con
l’unico articolo relativo all’entrata in vigore.
Pochi gli emendamenti presentati, mentre è stata ribadita la
necessità di fare sintesi tra tutela dell’ambiente e potenzialità
economiche, costruendo una filiera bosco-legna competitiva e in
grado di esprimere valore aggiunto.
Gli articoli del Titolo VI sono per lo più finalizzati a
modificare in diversi punti la legge 9 del 2007 (norme in materia
forestale) e, anche in base ai chiarimenti sollecitati dai
consiglieri, sono stati evidenziati alcuni punti qualificanti,
dalle semplificazioni delle procedure in tema di contributi
riportando la materia delle erogazioni in capo alla Regione, al
far sì che il valore aggiunto delle lavorazioni nel bosco e del
legno rimangano al territorio di produzione; e ancora, aderendo
alla normativa nazionale, che i terrazzamenti non siano
considerati boschi; la possibilità di utilizzare il fondo
emergenze agricole anche per i boschi non solo per le fitopatie,
ma anche per i danni da avversità atmosferiche (come il
gelicidio); la possibilità di impegnare il personale operaio nei
periodi invernali in aree di pianura, l’utilizzo dei vivai
boschivi per sperimentazioni di biodiversità in coordinamento con
l’ERSA; le semplificazioni per i Comuni proprietari di boschi in
merito alle migliorie boschive; la possibilità di interventi
contributivi per le zone particolarmente disagiate.
Fra gli emendamenti presentati e accolti, uno riguarda
l’abrogazione degli abbruciamenti di residui di lavorazioni
agronomiche, possibili in base all’art.2 della legge regionale 5
di quest’anno impugnata a livello nazionale. Di carattere formale
o tecnico altri emendamenti come quello che – a fini
ragionieristici – introduce l’articolo sulle norme finanziarie,
essendo dettato dalla necessità di attribuire un capitolo per
ogni disposizione finanziaria riscritta nel testo di legge.