Gli sportelli Assistenti familiari della provincia di Pordenone, nonostante il blocco degli incentivi per le assunzioni, nei primi sei mesi del 2014 hanno avviato al lavoro oltre 400 persone. Numeri in linea con quelli dello scorso anno.
PORDENONE, 18/07/2014 – Favorire l’incontro tra le famiglie bisognose di assistenza e le badanti in cerca di lavoro, con un’attenzione particolare allo sviluppo di un mercato del lavoro regolare. Questo l’obiettivo degli sportelli Assistenti familiari della provincia di Pordenone. Un servizio per molte famiglie divenuto indispensabile e la cui efficacia è testimoniata da numeri in continua in crescita. Nell’ultimo quadriennio sono state oltre 3.600 le persone inserite nel mercato del lavoro attraverso i servizi erogati dagli Sportelli Assistenti familiari gestiti sul territorio dalla provincia di Pordenone (901 nel 2010, 900 nel 2011, 964 nel 2012, 842 nel 2013). Un trend che trova conferma anche nel numero degli avviamenti nei primi sei mesi del 2014: da gennaio ad oggi sono infatti 424 le persone che, nonostante la crisi, hanno trovato lavoro come badante o baby-sitter. «Devo dire che quello degli sportelli Assistenti familiari rappresenta un altro dei servizi di eccellenza offerti dalla Provincia» sottolinea orgogliosamente il presidente Alessandro Ciriani. «Ampio merito va alle nostre operatrici (nella foto dall’alto, in senso orario, Alessia Comisso, Carla Cengarle, Elisabetta Basso, Anna Tammaro, Dina Della Bianca) che, con professionalità, dedizione e sensibilità – prosegue Ciriani – riescono sempre a dare risposte puntuali ed esaustive ai bisogni sia delle famiglie che ci contattano, sia di coloro che si candidano alla ricerca di un’occupazione. Le nostre operatrici aiutano a scegliere le assistenti in base alla specifica situazione familiare e curano gli adempimenti burocratici e contrattuali, supportando le famiglie anche nei periodi di assenza dell’assistente familiare scelta sostituendola prontamente».
UN SERVIZIO CHE PIACE – Più della metà delle assistenti familiari occupate in provincia (ma non mancano gli uomini) sono state avviate attraverso i servizi offerti dagli sportelli provinciali. Un trend che prosegue anche nel 2014 nonostante, dopo il successo del progetto “Professionisti in famiglia” nel 2011 e, dal 2012, del programma regionale “Si.Con.Te – sistema di conciliazioni integrato” iniziative che prevedevano l’erogazione di incentivi alle famiglie che avessero assunto una assistente familiare o una baby-sitter, il Ministero abbia stoppato dallo scorso anno ogni tipo di sostegno utile a sostenere l’assunzione di una collaboratrice o collaboratore.
CONTRATTI – Numeri alla mano, da gennaio a settembre 2014, sono stati 424 i contratti stipulati per l’assunzione di assistenti familiari attraverso i servizi offerti dai cinque Sportelli provinciali (Pordenone, Sacile, San Vito, Maniago e Spilimbergo), 1.308 le persone che si sono candidate a ricoprire questo ruolo e 71 il numero dei voucher stipulati. Il grosso dei contratti, come prevedibile, solo stati siglati nell’area che fa riferimento allo sportello di Pordenone (226 contratti). Seguono le aree di Maniago (66 contratti) e San Vito al Tagliamento (64 contratti), Sacile (45 contratti) e Spilimbergo (23 contratti).