“Il passaggio dal calcolo del reddito Irpef
agli indicatori Isee consentirà di dare giustizia ad alcune
situazioni di attuale disequilibrio tra nuclei familiari
nell’accesso all’assegnazione degli alloggi Ater, dando la
possibilità di fotografare il bisogno attraverso un unico
parametro comune a tutti i settori del welfare”, osserva
l’assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori pubblici
Mariagrazia Santoro all’indomani del passaggio nel Consiglio
delle Autonomie locali del disegno di legge che introduce
importanti semplificazioni in materia urbanistica ed edilizia, ma
anche misure per la valutazione delle condizioni di assegnazione,
mantenimento e revoca del servizio di edilizia residenziale
pubblica sovvenzionata.
Gli uffici della Regione stanno lavorando in questi giorni alla
riparametrazione dei limiti reddituali di accesso e dei valori
dei canoni d’affitto in base agli indicatori Ise ed Isee,
riconducendo quindi questo sistema di calcolo anche all’edilizia
sovvenzionata, unico settore in cui si utilizzava ancora il
parametro del reddito Irpef. In questo modo ci sarà maggior
omogeneità tra il limite di reddito per l’accesso all’edilizia
sovvenzionata e gli altri canali contributivi, in particolare
quello per il sostegno alle locazioni.
“Sicuramente – commenta Santoro – avvieremo con le varie
direzioni Ater una prima fase di sperimentazione per assicurare
che la platea dei possibili aventi diritto sia omogenea su tutto
il territorio regionale”. La Regione prevederà la possibilità di
accedere direttamente tramite l’Inps all’acquisizione dell’Isee,
per effettuare le verifiche sul calcolo dei canoni e facilitare
così il rapporto tra l’ente e il cittadino, alleggerendo alcuni
passaggi burocratici.
Anche il calcolo dei canoni di locazione terrà conto di una
miglior proporzionalità tra la capacità economica del nucleo
famigliare e l’entità del canone stesso.
Un’ulteriore disposizione normativa contenuta nel ddl riguarda la
revoca dell’assegnazione dell’alloggio, che già prevedeva
garanzie per i nuclei familiari con anziani o disabili a carico e
che oggi estende tale garanzia anche ai nuclei con presenza di
minori.