Fagagna, 13 mag – “Fermi i valori, la storia, i percorsi che
hanno portato il Friuli Venezia Giulia a essere una Regione a
statuto speciale – tutti attuali e validi – c’è necessità di fare
un passo in più e utilizzare il termine di responsabilità inteso
come buon governo che ci permette di dare garanzia di capacità e
competenze: così sarà un’autonomia utile e indispensabile al
Governo italiano”.
Lo ha ribadito la presidente della Regione, Debora Serracchiani,
aprendo le Lezioni di autonomia a Cjase Cocel di Fagagna,
organizzate dall’associazione La Grame con il patrocinio del
Comune.
Un tema che Serracchiani ha definito “assai caldo”, da una parte
perché “nel momento in cui il Governo sta riformando il titolo V
in Senato è chiaro che si tocchi anche la questione della
specialità e del ruolo e del sistema delle Regioni, ma anche
perché oggettivamente c’è necessità di trovare nuove
declinazioni, attualizzando la specialità rispetto alle sfide che
le amministrazioni, i governi e tutti noi affrontiamo
quotidianamente”, ha chiarito Serracchiani.
“Questa nuova declinazione dell’autonomia – ha ribadito la
presidente – richiede di fare appello alla responsabilità: è
questo il passaggio che stiamo cercando di attuare anche nel
contesto nazionale, ovvero costruire un modello responsabile e
virtuoso del governo del territorio”.
“Credo – ha aggiunto – che se l’autonomia verrà declinata in
questo modo avrà spazi molto importanti di espansione, se
viceversa diventerà solo una protezione, una difesa o una
chiusura rispetto a storie di straordinaria importanza, rischia
davvero di essere letta come il contrario di una responsabilità:
un privilegio”.
Serracchiani ha messo in guardia da una “percezione” che vede
nell’autonomia speciale un privilegio da abbattere. “Noi
riteniamo – ha chiarito – che il nostro non sia un privilegio ma
una grande responsabilità e che quindi ci si imponga un’azione di
governo mille volte superiore a quella necessaria in condizioni
ordinarie”.
Serracchiani ha concluso il suo intervento con una constatazione
e una provocazione. “Già la Costituzione attuale permetteva alle
Regione a statuto ordinario di chiedere e esercitare più
competenze di quelle che hanno: non ce n’è una che l’abbia fatto,
nessuna è riuscita a intavolare con i Governo un rapporto tale da
garantire una forma concreta di federalismo. Credo che questo sia
uno dei motivi per cui secondo alcuni il regionalismo, a
prescindere dalla specialità, può aver fallito il compito che le
era stato affidato con la riforma del 2001”.
Sulla specialità ci sono approcci diversi, ha sottolineato infine
la presidente della Regione, ma “mi auguro che ci sia
condivisione sul principio che vede la specialità come un
patrimonio che non va solo protetto ma che va arricchito di nuove
declinazioni per renderlo più attuale e più capace di
confrontarsi con la complessità”.
La lezione odierna del ciclo di Lezions di autonomie, introdotta
dal sindaco di Mereto di Tomba Massimo Moretuzzo, è stata tenuta
da Franceschino Barazzutti, sindaco del Comune di Cavazzo dal 77
al ’95 e presidente onorario dell’associazione dei Comuni
terremotati. Erano presenti i consiglieri regionali Claudio
Violino, Giovanni Barillari, Ennio Agnola e Mara Piccin.