“Non diamo per scontato che solo alcune
persone e solo alcune istituzioni siano depositarie del futuro:
il futuro di questa nostra comunità può venir fuori da qualunque
di noi”.
È la riflessione proposta dal vicepresidente della Regione,
Sergio Bolzonello, alla platea che ha gremito il Teatro Verdi di
Pordenone in occasione dell’incontro “OnBoard – orizzonte comune.
Fare sistema, il valore dell’equipaggio”, di cui è stato relatore
finale il campione di vela Paul Cayard.
“Il mondo sta cercando una rotta e questo territorio in
particolare – ha detto il vicepresidente della Regione – sta
cercando di riposizionarsi e di trovare un percorso dove poi
portare la barca, cioè la propria comunità”.
L’intervento di Bolzonello è stato ripreso da Paul Cayard.
“Chiunque può fare la differenza nel futuro: la cosa interessante
è che le opportunità del domani, almeno per il 40 per cento, non
le conosciamo”. Pertanto, “la cosa bella per i giovani – secondo
lo skipper, reduce dalla regata Barcolana di Trieste – è che non
hanno più bisogno di pensare a quello che hanno fatto i padri, ma
possono aspirare e sognare di innovare su altre cose che non
esistono oggi”.
L’appuntamento con “OnBoard”, già ospitato a Trieste e a Udine
l’8 e il 13 ottobre scorsi, rispettivamente sugli orizzonti
tematici “Cambiamento” e “Mondo”, ha sempre visto la presenza
dell’Amministrazione regionale, come hanno ricordato Massimo
Franzo e Alessandro Borzino introducendo l’incontro. Al Teatro
Verdi di Pordenone hanno portato un saluto anche sindaco di
Pordenone Claudio Pedrotti, Andrea Malacart di Unindustria e
Franco Scolari, che dirige il Polo tecnologico di Pordenone.
Le relazioni sono state tenute da Alberto De Toni, sulla sfida
alla condivisione, dall’urbanista Michele Brunello, impegnato
nella redazione del Piano regolatore di Pordenone, e dal
presidente nazionale di Anaci (Associazione nazionale
amministratori immobiliari) Francesco Burrelli. Mentre in video è
stata proposta una testimonianza dell’imprenditore dei pianoforti
Paolo Fazioli, Giampiero Riva ha ripercorso, da Edward De Bono
alla nascita di You Tube, una rapida carrellata sugli esiti
proficui del pensiero laterale.