Opportunità di lavoro per 130 giornate lavorative per 12 disoccupati a palazzo Belgrado. La possibilità deriva dal progetto “Cantieri Lavoro” approvato dall’esecutivo provinciale di Udine su proposta del vicepresidente Franco Mattiussi. La Provincia coglie così la possibilità d’inserimento lavorativo per disoccupati privi di ammortizzatori sociali cui si riferisce un apposito regolamento regionale; tale norma consente a Province e Comuni di impiegare in via temporanea soggetti disoccupati per attività istituzionali volte ad esempio al miglioramento dell’ambiente e degli spazi urbani ma anche degli edifici scolastici e delle aree verdi di loro pertinenza, dei manufatti stradali con lo scopo di incrementare il livello di sicurezza della rete viaria. L’avvio effettivo del progetto è subordinato all’approvazione da parte della Regione. Acquisita l’ammissione al finanziamento, la Provincia pubblicherà un avviso di selezione in modo che tutti gli interessati siano informati della nuova opportunità e aderiscano al progetto iscrivendosi nelle apposite liste dei centri per l’impiego. “In continuità con le esperienze precedenti, l’Ente rinnova l’adesione al progetto Cantieri lavoro – spiega Mattiussi – per dare un’opportunità di occupazione, seppur temporanea, a 12 disoccupati e quindi offrire alle rispettive famiglie una forma di sostegno. Si tratta di progetti che la Provincia di Udine ha già sperimentato in passato e che rappresentano, per gli utenti cui sono rivolti, un’importante aiuto vista la perdurante crisi e le difficoltà occupazionali. Da questa iniziativa trae vantaggi anche l’Ente che può giovarsi di personale per conseguire le finalità istituzionali come, a esempio, il miglioramento dell’ambiente e degli spazi urbani, delle pertinenze della viabilità provinciale e degli edifici scolastici”. I soggetti che potranno partecipare al bando, ai quali verrà corrisposta un’indennità giornaliera di 50,46 euro, devono essere disoccupati da almeno 8 mesi, non percepire alcun tipo di ammortizzatore sociale e non essere titolari di pensioni assimilabili a reddito da lavoro. Dovranno essere inseriti nelle liste apposite dei Centri per l’impiego.