“Una riorganizzazione della
governance dei Consorzi industriali è necessaria per fare un
importante salto di qualità, ma è altrettanto importante metterli
in rete attraverso un sistema di collegamento che risulti
efficiente, efficace e a basso costo per gli enti pubblici e le
stesse realtà produttive. Per i Consorzi rivieraschi questo
sistema è rappresentato dalle autostrade del mare”.
A intervenire sul dibattito aperto sui Consorzi e il loro
sviluppo è Paride Cargnelutti, consigliere regionale di Nuovo
Centro Destra che mette in evidenza come sia poco sfruttata una
infrastruttura già esistente e a basso costo.
É opportuno intervenire sulle infrastrutture di collegamento per
agevolare lo sviluppo dei Consorzi, tuttavia non è pensabile,
allo stato degli atti, intervenire solo sulla rete ferroviaria.
La soluzione migliore – precisa in consigliere – è sfruttare le
autostrade del mare già esistenti. Il trasporto merci,
caratterizzato soprattutto da materiale ferroso, si concentra
nelle aree di Aussa-Corno, Monfalcone e Trieste. Le grandi navi
possono facilmente raggiungere i porti con fondali più profondi,
quindi trasferire il materiale su altre imbarcazioni che, anche
attraverso la rete fluviale, possono raggiungere facilmente gli
scali con fondali più bassi e comunque vicini alla maggior parte
dei laminatoi.
Questa soluzione sarebbe estremamente conveniente sia per le
imprese che per gli enti pubblici che abbatterebbero praticamente
i costi di manutenzione, sollevando le strade e ferrovie da una
parte del traffico. Relativamente alla necessità di riorganizzare
i nostri Consorzi industriali – conclude Cargnelutti – il Nuovo
Centro Destra è disponibile al confronto con la Giunta al fine di
garantirne l’efficienza e adottando le opportune misure e
migliorie per attualizzarne il ruolo.